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Palermo, arriva il regolamento per la pubblicità: ecco cosa prevede

PALERMO. Dopo anni di attesa e 13 sedute  d'aula in Consiglio comunale, Palermo ha un regolamento sulla  pubblicità e le pubbliche affissioni. Composto da 27 articoli il  provvedimento mette fine ai manifesti selvaggi in città e cerca  di fare ordine in un settore finora oggetto di deregulation, ma  frutta alle casse comunali in media poco più di 5 milioni di  euro all'anno. Il regolamento non entrerà subito in vigore  subito. Gli step successivi sono la costituzione dell'ufficio  del piano entro due mesi, l'aggiornamento entro sei mesi delle  cartografie, che il consiglio dovrà approvare entro 60 giorni.

 Il provvedimento impone al Comune di censire gli impianti  dislocati in città e la suddivide in 14 macro aree, che  raggruppano 81 lotti. Le concessioni saranno assegnate con gare  ad evidenza pubblica.      In totale saranno poco più di 63.000 metri quadrati, così  suddivisi: 12.693  saranno gestiti dal Comune e 34.335 da  privati; a questi si aggiungono 10.153 per l'arredo urbano e 6  mila per fermate di autobus e tram.   Tra i divieti: stop alle affissioni  sui pali della luce i  cartelli di affitto, ai gonfaloni; proibite le insegne a  bandiera e i mezzi pubblicitari rifrangenti. Stop anche ai  messaggi pubblicitari che istigano alla violenza, all'odio  razziale, alla discriminazione sessuale e alla violenza sulle  donne e domestica.

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