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Palermo, dopo i raid il pub antiracket nel cuore di Ballarò aprirà presto i battenti

A confermare l’apertura del locale tolto ai prestanome del boss Giovanni Nicchi e distrutto da un incendio è l’imprenditore Giuseppe Todaro, portavoce della coop «Insieme si può». L’inaugurazione a novembre

PALERMO. Il pub antiracket nel cuore di Ballarò aprirà. Più forte delle intimidazioni degli ultimi tempi che l’hanno danneggiato, distrutto. Più forte dei silenzi assordanti, in certi casi dell’ostilità di una parte del quartiere.

E forte della risposta delle istituzioni ai raid degli ultimi tempi: arresti, denunce e sequestri quasi quotidiani delle forze dell’ordine con uomini in divisa giorno e notte fra piazzette e vicoli a ridosso del mercato popolare per fare sentire incessante la presenza dello Stato in una zona ad alta concentrazione criminale. Spaccio di droga, soprattutto, oltre che ogni tipo di commercio abusivo. Dalle scommesse clandestine fino al market con cibo senza controlli sanitari. Edifici pericolanti, sporcizia ovunque.

Degrado e ignoranza che infangano una fetta storica di città dove per scelta o necessità vivono, bisogna precisarlo, anche molte persone perbene. Che provano ad alzare la testa, ma non è facile. Qualcosa, però, d’ora in avanti potrebbe cambiare. A confermare l’apertura del pub di via Nunzio Nasi sequestrato l’anno scorso ai prestanome del boss Giovanni Nicchi è l’imprenditore Giuseppe Todaro, affari nella logistica e produzione di gelato con stabilimento a Carini oltre che portavoce della cooperativa «Insieme si può», sodalizio a cui la sezione misure di prevenzione del tribunale ad agosto ha affittato la struttura.

Anch’egli molti anni fa è stato bersagliato dalla mafia, ma si è ribellato al pizzo denunciando i suoi estortori. È anche vicepresidente di Confindustria, oltre che numero due della Gesap. Todaro vive da tempo sotto scorta. E assicura: «Le intimidazioni a Ballarò non ci fermeranno. La saracinesca del pub si alzerà a novembre, con un po’ di ritardo rispetto alla tabella di marcia ma si alzerà. Ieri abbiamo effettuato un nuovo sopralluogo. I lavori riprenderanno fra una settimana e dovrebbero durare quindici giorni. Apriremo quel pub. Noi andiamo avanti».

DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 7 OTTOBRE

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