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Cattedrale di Palermo, scoperte parti risalenti all'epoca normanna

Con un finanziamento europeo di 700 mila euro stanno per terminare gli ultimi lavori. Si potranno riscoprire parti fino ad oggi chiuse al pubblico come i tetti, la cripta, il Tesoro e le absidi

PALERMO. Ammirare la Cattedrale, diventatalo scorso 3 luglio patrimonio dell' Unesco, a 360 gradi. Dai tetti al Tesoro alla cripta fino alle absidi dell' epoca normanna. Una visita completa che sarà possibile svolgere entro la fine dell'anno. La Soprintendenza ai Beni culturali, infatti, sta portando avanti all' interno del Duomo un progetto che prevede la realizzazione di un percorso culturale più ampio, che va a completare l' allestimento museale del Tesoro, inaugurato il 5 aprile 2006. Ma non solo.

I restauri passati del monumento hanno permesso di studiare e comprendere le trasformazioni che il bene ha subito. Così, grazie a queste analisi, la Soprintendenza consegnerà ai cittadini e ai turisti la Cattedrale «originale», quella del periodo normanno.
Il monumento di corso Vittorio Emanuele, infatti, fu sottoposto a modifiche sostanziali, soprattutto intorno al Settecento. Molti elementi di età normanna non erano più visibili. Grazie ai lavori, ancora in corso, che si stanno svolgendo in Cattedrale attraverso la rimozione di superfetazioni e il ripristino di alcune aree, sono venute alla luce molte parti di quell' antica e affascinante epoca. Parti che la Soprintendenza renderà fruibili. L' intervento di restauro permetterà di assorbire nel percorso del Tesoro le absidi normanne. Sarà un iter museale indipendente e aperto al pubblico, che non interferirà con la funzione religiosa del luogo sacro. La realizzazione del percorso museale è stata portata avanti con un finanziamento di 700 mila euro del Po Fesr 2007/2013.

A svolgere gli interventi sono le maestranze dell'impresa Arkeo di Agrigento. A raccontare con orgoglio questo progetto che permetterà di scoprire un lato finora nascosto della Cattedrale, è stata a Ditelo a Rgs, l' architetto della Soprintendenza ai Beni culturali e direttore dei lavori, Lina Bellanca: «Stanno per terminare i lavori all' interno della prothesis. Interventi che valorizzeranno il percorso museale del Tesoro. Grazie a questi fondi comunitari la Soprintendenza ha recuperato soprattutto le parti originali della Cattedrale, quelle visibili prima delle trasformazioni che l' hanno stravolta. In questo modo si potranno visitare i tetti, la cripta, il Tesoro e le absidi dell' epoca normanna senza dover tornare indietro una volta avviato il percorso. Nell' ambito di questi interventi abbiamo anche restaurato l' abside del diaconicon che era danneggiato dall' umidità. Al progetto, insieme ame, hanno lavorato i colleghi Filippo Da vì e Salvatore Greco. A cominciare gli interventi e a ritrovare reperti normanni che erano diventati ormai invisibili è stato l' architetto Meli».
In quella che fu in epoca normanna l' abside destra, la Soprintendenza ha dovuto rimuovere dei soppalchi che erano stati installati probabilmente dal precedente parroco. L'area, infatti, era diventata un' abitazione. «Sarà una sorpresa per i palermitani perché avranno la possibilità di visitare ogni angolo della Cattedrale - afferma Lina Bellanca - La prothesis si riapproprierà del suo spazio che era stato alterato con l' installazione di alcune soppalcature.
È una grande valorizzazione della fruizione della Cattedrale. Monumento che avrebbe bisogno anche di altri interventi manutentivi. Infatti, è un bene di estrema grandezza che deve essere curato ma sappiamo che a questo sta già lavorando la.

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