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Palermo, fiaccolata per dire "no" al precariato - Video

PALERMO. Una fiaccolata per dire basta al precariato è stata organizzata ieri pomeriggio a Palermo dal sindacato Csa, il Cub pubblico impiego Sicilia, il Comitato spontaneo precari storici oltre le sigle per l'appartenenza e Alba. Il corteo è partito da piazza Verdi fino in piazza del Parlamento, dove si è tenuto un dibattito per stabilire le modalità di organizzazione e di lotta. "Non si tratta di dare sussidi o posti di lavoro - dice Giuseppe Badagliacca segretario provinciale del Csa - Ci sono precari che reggono interi settori dell'amministrazione. In alcuni comuni sono figure uniche. Penso a contrattisti che occupano i ruoli di ragioniere generale o tanti agenti della polizia municipale ancora assunti a tempo determinato. Come cittadini e come lavoratori, invitiamo tutti i precari della pubblica amministrazione della Sicilia, di ogni categoria, a unirsi in un'azione di lotta comune che ponga fine alla stagione del precariato, crei le condizioni per rilanciare un'idea di sviluppo della nostra regione e dia prospettive alle nuove generazioni".
In piazza anche Forza Italia, con il vice capogruppo all'Ars Vincenzo Figuccia che ha lanciato una campagna di raccolta firme a sostegno di un disegno di legge di iniziativa popolare per il superamento del precariato, elaborato da una cabina di regia composta da diverse categorie di precari. "E' una proposta che intende mettere fine alla condizione di precariato di migliaia di lavoratori e rilanciare un nuovo piano per lo sviluppo economico - dice Figuccia - per la Sicilia. Contiene degli articoli che intendono porre fine al precariato nella pubblica amministrazione utilizzando le risorse comunitarie spesso non spese, perché la Regione non è in grado di cofinanziarle. Prevista anche l'istituzione di un capitolo nel bilancio regionale ad hoc per cofinanziare interventi comunitari finalizzati alla realizzazione di progetti che vanno dalla promozione turistica, alla raccolta differenziata, alla tutela del paesaggio utilizzando come forza lavoro le diverse categorie di precari e contiene sgravi fiscali per le imprese che intendono investire in questi settori".

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