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Palermo, il Parco Cassarà torna al Comune per la bonifica

PALERMO. Il Parco Cassarà, finito al centro di un’inchiesta giudiziaria, è ormai interamente nelle mani del Comune. La Procura, infatti, ha formalmente consentito l’accesso all’amministrazione perché proceda alla bonifica sia nella zona rossa che in quella gialla (così erano state distinte dopo una consulenza, in base alla gravità dei livelli di inquinamento). Quella verde era già stata riconsegnata a luglio dell’anno scorso per la pulizia che, dopo una serie di lungaggini amministrative, è però ancora in corso. Soltanto dopo la totale bonifica del Parco sarà possibile dissequestrarlo e restituirlo definitivamente alla città.

Visti i tempi che sono stati necessari per iniziare a ripulire la zona verde, cioè quella meno inquinata, è molto probabile che per eliminare rifiuti tossici, speciali e molto più pericolosi che sono sepolti nelle due zone appena riconsegnate, serviranno - nella migliore delle ipotesi - parecchi mesi. E resta anche da capire dove il Comune troverà i soldi per questa maxibonifica: secondo la stima di uno dei consulenti della Procura, per far sparire ogni traccia di inquinamento servirebbe qualcosa come un milione e mezzo di euro.

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