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Comune di Palermo, nuova polemica sui rimborsi ai consiglieri

PALERMO. Il consigliere comunale di Palermo del Pd Giovanni Geloso è stato assunto dalla società della sorella con uno stipendio di 5 mila euro. Soldi che, come si legge nella determina del 23 giugno 2015, vengono rimborsati dal Comune.

Una pratica consentita dalla legge che ha innescato polemiche. "Più volte abbiamo cercato di portare all'attenzione di questa amministrazione l'argomento sui rimborsi ai datori di lavoro di quei consiglieri che si assentano per motivi istituzionali - dice Marcello Robotti, vicepresidente della associazione Vivo Civile -. Lo abbiamo fatto non perché la legge non lo consenta ma per una questione politica, e perché non concepiamo come si possa essere assunti con stipendi manageriali nonostante la crisi e nonostante gli impegni istituzionali di questi consiglieri porterebbero gli stessi ad assentarsi spesso dal posto di lavoro e quindi essere controproducenti".

Robotti va oltre: "Oggi ci soffermiamo sul caso del consigliere Giovanni Geloso per il quale la ditta S.E.T. ha presentato una prima richiesta di rimborso per il mese di gennaio pari a circa 4.800 euro. Ciò ci fa supporre che sia stato assunto a inizio anno ma non è dato sapere con che mansione. La questione eclatante invece sta nel fatto che, come si evince dalla determinazione dirigenziale pubblicata online, e quindi accessibile a tutti, dal Comune di Palermo, l'amministratore unico di questa ditta sia la sorella del consigliere stesso".
Niente che vada al di fuori di ciò che la legge consente, semmai Marcello Robotti ne fa "una questione etica, visto che ad oggi non ci siamo ancora allineati con la normativa nazionale riguardo l'argomento. Ci auguriamo che alla luce di ciò il Segretario Generale del Comune dia un'accelerazione a quanto dichiarato alla stampa a luglio affinché si possa mettere un punto a questa pratica disdicevole e a conduzione familiare".

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