PALERMO. Nel mazzo, Comune e Regione, «responsabili con i loro tagli indiscriminati nell'aver portato l'Amat letteralmente sull'orlo della bancarotta».
Come se non bastasse, l'azienda di via Roccazzo deve sopportare l'aggravio per le spese delle pulizie, che erano state assegnate alla Reset, profumatamente finanziata e mai intervenuta. E sobbarcarsi persino la continua spola con via Lanza di Scalea per rifornire di carburante i cento bus a metano».
Il sindaco Orlando rimanda al mittente: «Chi non sa, si informi, registriamo il dato storico dell'utile di bilancio». L'accusa è firmata dal consigliere di Forza Italia Angelo Fuguccia, che in una nota parla di «oltre 22 milioni e mezzo di euro che, dal 2009 a oggi, il Comune e la Regione hanno tagliato all' Amat, con la conseguenza che adesso l' azienda è sull' orlo del fallimento. Appena un decennio fa - insiste Figuccia - l'Amat disponeva di 85 milioni di euro di trasferimenti, nel 2009 il Comune ne tagliò dieci, che erano destinati alle agevolazioni per gli abbonamenti riservati alle categorie protette e ad anziani, disabili, indigenti. Nel 2012 fu la Regione a ritirarne altrettanti. Ancora Palazzo d' Orléans l' anno scorso ha tagliato altri 2,4 milioni e quest' anno si annunciano altri 7,5 milioni in meno. Come dire, il 20 per cento del bilancio».
Pronta e piccata la replica di Palazzo delle Aquile, che in una nota dello stesso sindaco rimarca «il lavoro svolto dal consiglio di amministrazione in carica, che sta dando evidenti risultati finanziari e gestionali».
«Il consigliere Figuccia - dichiara Orlando -ha solo sbagliato il tempo dei verbi: il Comune tagliava i fondi, quando nel 2010 era guidato da Forza Italia col sostegno del consigliere Figuccia, portando appunto l' Amat sull'orlo del fallimento. Oggi la situazione è del tutto diversa e non si comprende quale sia la logica dietro l' allarmismo delle notizie diffuse dal consiliere», aggiunge il sindaco.
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