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Acqua, arriva la prima bolletta dell'Amap in 39 paesi

PALERMO. Arriva la prima bolletta firmata Amap per i 39 Comuni che dallo scorso maggio hanno affidato il servizio idrico e fognario alla municipalizzata palermitana, dopo il fallimento della società Aps. Per tutte e 120 mila le utenze (dislocate nei territori di Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Balestrate, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Camporeale, Capaci, Carini, Casteldaccia, Cefalà Diana, Cefalù, Chiusa Sclafani, Ficarazzi, Isola delle Femmine, Lascari, Lercara Friddi, Montelepre, Monte maggiore Belsito, Marineo, Partinico, Piana degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, San Mauro Castelverde, Santa Flavia, Sciara, Torretta e Villabate) è stata inviata una prima bolletta di 29,70 euro a titolo di acconto. Successivamente, come segnala l' Amap stessa, entro settembre saranno effettuati i conguagli con la lettura dei contatori.
Le tariffe ricalcano sostanzialmente quelle che erano praticate dall' Aps e variano da 88 centesimi a metro cubo per chi consuma meno di 88 metri cubi all' anno, a 2,10 euro per chi arri va invece a consumare oltre 260 metri cubi. Il passaggio da Aps all' Amap non è stato indolore: ancora oggi la municipalizzata non è in grado di intervenire sulle reti idriche e fognarie e demanda gli interventi ancora ai Comuni. Anche per l' emissione delle bollette ci sono criticità. L' acconto si sarebbe dovuto pagare entro il 21 agosto ma moltissime bollette sono state recapitate oltre questa data, in alcuni casi addirittura ancora non sono nemmeno arrivate a destinazione. «Il consiglio - sottolinea Michele Carabillò, dirigente del servizio commerciale dell' Amap che gestisce proprio le fatturazioni- è di pagare immediatamente nel momento in cui sarà recapitata la bolletta e poi di fare formale recla mo inviando tutta la documentazione all' indirizzo di posta elettronica [email protected]». Se si paga entro i primi 30 giorni dalla scadenzala mora ammonta al 3 percento, entro i successivi 30 sale al 6 per cento.
Come sempre, caso aparte rappresenta Partinico dove nella stragrande maggioranza dei casi si dovrà applicare una tariffa a forfait per via della mancata installazione dei contatori.
Sulle 10.500 utenze, ben 7 mila circa risultano ancora prive di contatore, lo hanno guasto. Facendo un confronto con le tariffe a consumo le bollette sarebbero notevolmente lievitate. «Posso tranquillizzare tutti- specifica Carabillò - in quanto saranno applicate le stesse tariffe a forfait che praticava Aps». Pericolo scampato ma sino ad un certo punto: «Quando saranno installati i contatori - evidenzia il consigliere comunale di Partinico Vito D' Amico - ci saranno rincari enormi, da 30 euro per un singolo componente sino a 250 per le famiglie composte da cinque e più componenti. Con una gestione comunale, a conti fatti, i costi si potrebbero abbattere almeno del 30-40 per cento».

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