Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Arrestati sei presunti scafisti a Palermo, tutti egiziani

I migranti, una volta tratti in salvo e fatti sbarcare a Palermo, hanno denunciato le responsabilità degli scafisti e descritto le drammatiche condizioni vissute durante la traversata

PALERMO. La polizia ha arrestato sei scafisti egiziani a cui era stato affidato il compito di traghettare più di 400 di migranti a bordo dell’imbarcazione che lo scorso 19 agosto è andata alla deriva a 160 miglia a est di Capo Passero. Si tratta di Mustopha Taysir (38 anni), Solah Ahmed (29), Mohammud Alli (22), Mohammed Taysir (42) e Ala Mohamed Shafi (28).

Una volta sbarcati al porto palermitano grazie alla nave “Diciotti” della guardia costiera, i profughi hanno denunciato un alto livello di crudeltà raramente sfiorato dai “mercanti di uomini”. Durante la navigazione decine di donne e bambini siano stati chiusi sotto coperta. La guardia costiera ha strappato alla morte quelle centinaia di siriani, egiziani, palestinesi, iracheni, etiopi, eritrei, somali, e sudanesi. Lo sbarco ha permesso alla polizia di ascoltare numerosi dei 359 profughi, partiti questa volta dall’Egitto a fronte del pagamento di una somma di circa duemila dollari. Oltre al biglietto, ipotizzano dalla Questura, sarebbe stato studiato un nuovo aspetto del business: chiudendo donne e bambini nella stiva, gli scafisti sanno di potere chiedere ai parenti di pagare per liberarli.

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia