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Palermo, è buona la prima: Rigoni
e Quaison stendono l'Avellino

Buon esordio per la squadra di Iachini. Ottima la reazione dei rosanero dopo il momentaneo pareggio di Trotta

Foto da ilpalermocalcio.it

PALERMO.  In un anno è cambiato tanto. Ad agosto 2014 il Palermo si leccava le ferite per tre sberle prese dal Modena. La squadra di Iachini stavolta non fallisce e centra la qualificazione al quarto turno di Coppa Italia dopo la vittoria sull’Avellino. Il 2-1 sta anche stretto ai rosa. Troppa la differenza con gli avversari con gente come Vazquez e Rigoni sugli scudi. Il Palermo, inoltre, riparte dall’anno scorso anche nella iella dopo i pali presi da Rigoni e Lazaar. Il Palermo schierava la novità El Kaoutari, decisamente da rivedere e ancora troppo impacciato. Ma tutti gli occhi erano su Belotti. Il Gallo con la valigia in mano aveva comunque voglia di dimostrare e anche se ha sbagliato una facile occasione, è stato applaudito dal Barbera. Ma la sua troppa voglia lo ha fatto spesso cadere in errore.

È mancato un po’ di coraggio e soprattutto la capacità di gestire il pareggio. C’è, invece, tutto questo nella fine dell’avventura dell’Avellino in Coppa Italia che termina la sua corsa al terzo turno al Barbera in casa del Palermo. I padroni di casa hanno cercato con più insistenza la vittoria, meritandola, mentre gli ospiti, che non avevano nulla da perdere, sono mancati nell’intraprendenza. Merito anche di un Palermo che ha a larghi tratti schiacciato gli ospiti. In vista dell’avvio di campionato Tesser può contare su una squadra che ha retto il primo tempo, su un Trotta già in palla. Tavano ha deluso, ma la sua tecnica e la sua esperienza possono essere davvero l’arma in più nel campionato cadetto.

L’inizio gara rispetta il copione che ci si aspettava alla vigilia con il Palermo che fa la partita e l’Avellino molto basso che aspetta i rosa, lasciando troppo spazio all’uomo più tecnico dei rosa, Vazquez. Dai piedi del Mudo, infatti, partono tutte le azioni più pericolose dei padroni di casa. L’Avellino è guardingo e prova a costruire qualcosa in avanti con Zito e Soumarè, che cercano sempre il dialogo e Trotta che svaria da sinistra a destra del fronte d’attacco. Il Palermo, però, intorno al quarto d’ora comincia ad accelerare, provando a mettere alle corde la squadra di Tesser. Al 14’ l’Avellino si fa sorprendere in contropiede e deve ringraziare Belotti che, invece di servire l’accorrente Rigoni sulla destra, opta per un tiro debole che non impensierisce Frattali. Per il portiere ospite il lavoro si fa più duro un minuto dopo quando con un bel guizzo evita il gol sul cross di Rispoli deviato da Visconti. Un altro brivido in area Avellino arriva al 18’, quando il cross di Vazquez impatta sulle braccia di Zito. Il Palermo protesta, ma l’arbitro Gavilucci fa chiaro segno delle braccia attaccate al corpo della mezzala biancoverde. L’Avellino prova a fare muro, ma ormai è solo Palermo. Ma il vero pericolo i biancoverdi lo corrono al 31’. Rigoni raccoglie in area una respinta della difesa ospite e calcia a colpo sicuro. Frattali è battuto, ma una deviazione spedisce il pallone sul palo. I padroni di casa e l’Avellino riesce a rientrare indenne negli spogliatoi all’intervallo.

L’avvio di ripresa è a sorpresa con un Avellino finalmente più intraprendente, che approfitta di un Palermo che nei primi minuti è rimasto negli spogliatoi. L’occasione più ghiotta capita a Trotta che, approfittando di un mezzo pasticcio della difesa rosa, col sinistro si gira da campione e centra in pieno la traversa. Il pericolo sveglia i rosanero e Vazquez al 5’ allena ancora una volta i riflessi di Frattali. Gli sforzi del Palermo vengono premiati all’8’. Su calcio d’angolo di Vazquez il colpo di testa di Belotti trova Rigoni nell’area piccola. Il centrocampista ha tutto il tempo di controllare e segnare con un bel colpo di tacco. Pesa, però, l’errore di Zito che non sale in tempo, tenendo in gioco Rigoni. L’Avellino subisce il colpo e rischia di capitolare ancora al 13’ quando Belotti spreca clamorosamente mandando al lato un colpo di testa comodo. Ma quando sembra sull’orlo del baratro, l’Avellino trova il pari con Trotta che trova la deviazione vincente su cross di Gavazzi anche se la sua posizione è dubbia. L’esultanza dura appena un minuto perché il Palermo ritrova subito il vantaggio. Ancora una volta Rigoni arriva puntuale al cross di Lazaar. La sua conclusione viene deviata da Frattali e a porta vuota Quaison segna comodamente. Al 29’ il Palermo può dilagare, ma un altro legno dice di no ai rosa con Lazaar che fa partire un bolide che si stampa sulla traversa.

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