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Palermo, secondo punto vendita Media World al posto di Max Living

PALERMO. Manca l'assessore regionale alle Attività produttive e nessuno può delegare il personale regionale a presenziare la conferenza di servizi che dovrà autorizzare l'apertura del secondo punto vendita Media World nei locali presi in affitto dell'ex Max Living di viale Regione Siciliana. La delega si trova da dieci giorni sul tavolo ormai vuoto dell' assessore, dopo che Linda Vancheri ha lasciato l'incarico, e si dovrà aspettare la nuova nomina, si spera al più presto, per assegnare il compito.
Un nodo tutto politico che di fatto ritarderà la conferenza di servizi per il nulla osta all'apertura del nuovo negozio di elettronica del colosso tedesco Mediamarket spa. Di questo passo se ne riparlerà dopo le ferie estive. La nuova insegna ha programmato l'apertura entro l' anno, si pensa a dicembre, e occuperà quasi tutta la struttura di 5mila metri quadrati: piano terra, primo piano e livello inferiore (-1). Su quest' ultimo piano, una buona parte della superficie potrebbe andare anche ad un altro marchio. In pole position ci sarebbe Pittarello, l' insegna di scarpe e accessori.
Nel nuovo punto vendita Media World, si prevede una forza lavoro di circa sessanta unità. Media market spa è la prima catena di elettronica di consumo in Europa, con i marchi Media World, e Saturn. Da molto tempo si parla del loro progetto di espansione commerciale in città. Attualmente, la società tedesca è presente al centro commerciale Forum di Bracaccio.
Le voci sull' avvio del secondo punto vendita si rincorrevano da almeno due anni, quando i tecnici tedeschi fecero la loro prima apparizione nei locali dell' ex Max Living per rilevare misure e disegnare piantine. Fino ad alcuni giorni fa, quando la pratica è sbarcata alla Regione per l'avvio dell'iter autorizzativo.
Essendo una nuova grande struttura di vendita (compresa nel range che va dai 2.500 ai 5.000 metri quadrati), il punto vendita di viale Regione siciliana ha bisogno della confe renza di servizi- cui partecipano, tra gli altri, la Provincia, il Comune e la Camera di commercio - per ottenere il via libera da parte di enti e istituzioni. Autorizzazione che, una volta terminato l' iter della conferenza, dovrà essere rilasciata dallo sportello unico alle attività produttive del Comune, che ne ha seguito il procedimento.
Ma la burocrazia regionale si sta rivelando un «boomerang» per Media Word, in un momento in cui, in Sicilia, per effetto della crisi che ha ridotto i margini di investimento, non sono molte le richieste di nuovi insediamenti produttivi, soprattutto di imprese non italiane. E il ritardo si va accumulando, solo per una semplice delega.

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