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Protesta in piazza a Palermo contro la riforma della scuola - Foto e Video

PALERMO. «La scuola pubblica non si tocca», «Vergogna», fischi e striscioni colorati. È il clima che si respira davanti il Teatro Massimo di Palermo, dove da giovedì è in corso il festival del Lavoro 2015. I piazza un presidio di centinaia di manifestanti tra precari, disoccupati, lavoratori della scuola,studenti medi e universitari, centri sociali risponde alla terza giornata del Festival del lavoro 2015 patrocinato dalla Camera dei Deputati, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Comune di Palermo

Nel corso del presidio i bambini dei quartieri popolari hanno anche organizzato in strada una partita di calcio per manifestare, attraverso lo sport popolare, contro il razzismo e l'emarginazione. "Palermo - si legge in una nota -, come tutte le città del Sud, vede disoccupazione giovanile e non in continuo aumento, emigrazione forzata da parte di migliaia di persone all’anno, assenza di servizi sopratutto nei quartieri popolari ed emergenze sociali diffuse sopratutto tra le fasce di popolazione più sfortunate e davanti a tutto questo è assurdo il fatto che siano i responsabili tutto ciò con le loro politiche lacrime e sangue a voler parlare nella nostra città di lavoro, scuola e modelli di sviluppo". E ancora: "La piazza di oggi ha dimostrato che non ci facciamo abbindolare dai leghisti opportunisti e dalla casta politica in generale buoni soltanto a collezionare presenze in televisione, bei discorsi sui palchi e migliaia di euro ogni fine mese senza nemmeno alzare un dito in favore dei cittadini e approfitteremo di ogni singola occasione per manifestare questo nostro netto dissenso".

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