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Sconti sulle tasse in cambio di denaro
A giudizio funzionari e impiegati a Palermo

In dieci a processo, tra cui gli imprenditori e i commercianti che avrebbero ottenuto i benefici. In cinque hanno chiesto di patteggiare la pena

PALERMO. Da una parte i dipendenti comunali che, in cambio di denaro, avrebbero alleggerito le cartelle esattoriale legate alla tassa sui rifiuti; dall’altra diversi imprenditori che sarebbero stati disposti a pagare pur di avere uno sconto. Il gup Guglielmo Nicastro ha ora disposto il giudizio per dieci persone - quattro tra funzionari ed impiegati dell’ufficio Tributi e sei imprenditori, tutti arrestati lo scorso dicembre nell’ambito dell’operazione «Fintares» - accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, di corruzione, e di truffa aggravata ai danni di Palazzo delle Aquile.

Per loro il processo inizierà il 4 ottobre davanti alla quarta sezione del tribunale. Altri cinque imputati sono invece in attesa di patteggiare la pena. A processo vanno Cesare Pagano, funzionario dell’ufficio Tributi (difeso dall’avvocato Ninni Reina), i dipendenti comunali Antonino Borsellino (assistito da Lorenzo Bonaventura), Gaspare Tantillo (nipote di Giulio, capogruppo di Forza Italia in Consiglio, difeso da Massimo Motisi) ed Ida Ardizzone (assistita da Ermanno Zancla), ma anche gli imprenditori Antonino e Luigi Vernengo (titolari della «Expo Truck veicoli industriali srl»), Giuseppe Vassallo (titolare delle società «Eden Rock» ed «Eden Park»), Vittorio Ferdico (titolare di due supermercati «Sigma Fd alimentari srl», uno in via Don Orione e l’altro in via Portella della Ginestra), Giuseppe Carnesi (titolare della «Carnesi Giuseppe Autorimessa») e Giovanni Torres (titolare della società «Elettronica Torres»).

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