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"Regali per l'ok ai campi da golf", indagato Cascio: "Nessun favore"

Francesco Cascio

PALERMO. La villetta gliela avrebbero regalata gli imprenditori Giuseppe e Gianluigi Lapis, padre e figlio, titolari dell'azienda che costruì il Golf Club Le Madonie di Collesano: così sostiene la Procura di Palermo, che ritiene che la Ecotecna srl, oggi fallita, sarebbe stata favorita dall'ex assessore regionale al Turismo del governo Cuffaro. È per questo che Francesco Cascio (Ncd), che fu anche presidente dell'Ars, è oggi accusato di corruzione, assieme a due dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco.

Indagati, ovviamente, anche i presunti corruttori, i Lapis, che rispondono anche di truffa aggravata. E adesso rischia no pure di finire nei guai per la bancarotta della loro società.

Cascio nega tutto: esclude tanto il presunto favore quanto il presunto regalo, sostiene che quella villetta «di appena ottanta metri quadrati è lontana almeno dieci chilometri dai campi da golf ed è frutto del mio sangue, l' ho pagata fino all' ultimo millesimo e ho pure ritrovato le fatture della ditta e le matrici degli assegni con cui pagai». Ma l' inchiesta è arrivata al dunque: i pm Gaspare Spedale, Gery Ferrara e Paolo Guido sono pronti a sentire i cinque indagati, assistiti dagli avvocati Enrico Sanseverino, Roberto D' Agostino, Vincenzo Lo Re e Giovanni Di Benedetto, e per questo a Cascio e agli altri sono stati notificati gli avvisi di garanzia.

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