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Sfidare il caldo, ma con gusto: storie e leggende sul gelo di melone

PALERMO. Si sa, con l'arrivo dell'estate gustare qualcosa di fresco è sempre un piacere. E cosa c'è di meglio di un buon gelo di melone? “U’ muluna” è il nome dialettale con cui i palermitani chiamano il cocomero. Abbondantemente coltivato in Sicilia, raggiunge la piena maturazione nel periodo estivo.

Ecco che per i palermitani, il cocomero diventa il protagonista indiscusso delle loro serate estive, specialmente in occasione del Festino. E' proprio durante i festeggiamenti in onore della Santuzza che il cocomero trova spazio sulle tavole di ogni casa, e lungo il Foro Italico teatro della festa.

Da questo famoso frutto dunque nasce un gustoso dolce appunto il "gelo di melone”. Altro non è che una gelatina d’anguria di un colore rosso intenso, che ricorda il gelato per il suo aspetto, la sua dolcezza e la sensazione di freschezza.

Molte leggende circondano questo tipico dolce. C’è chi sostiene che le sue origini siano da attribuire agli Arberesch. Provenendo dall’Albania, si stanziarono in territori della Sicilia in cui ancora oggi risiedono. Mantennero usi e costumi della loro terra di origini, utilizzando l’abbondanza idrica delle zone in cui vennero a stabilirsi per coltivare appunto l'anguria che necessita di grandi quantitativi di acqua.

Probabile però che questa golosità risalga al tempo della dominazione araba in Sicilia. Il fatto di arricchire l’anguria con aromi del cioccolato, dei pistacchi e del gelsomino, lo conferma.

Ma come si prepara un gustoso gelo di melone? Preso un cocomero ben maturo di circa 5 chili di peso, si tolgono i semi. Staccata la polpa rossa e passata a setaccio, si uniscono 800 grammi di zucchero e 200 grammi di amido per dolci. Si fa bollire il tutto per 4 o 5 minuti. A freddo, si uniscono 100 grammi di cioccolato, 100 grammi di zucca candita, un pugno di pistacchi, il tutto tagliato a piccoli pezzi e, infine, un po' di cannella in polvere. Si mescola bene, si versa il liquido negli appositi stampi e si lascia tutto in frigo per qualche ora.

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