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Villa Giulia, il Comune chiederà il dissequestro

L’amministrazione punta alla riapertura e per questo ricorrerà al Tribunale del Riesame per la revoca del provvedimento

PALERMO. Il Comune vuole accelerare la riapertura di Villa Giulia. Il decreto di sequestro preventivo, con i sigilli che impediscono l’ingresso al pubblico, è un atto che brucia. Un danno di immagine grave per l’amministrazione che, pur senza alimentare polemiche, lascia trapelare l’irritazione per un provvedimento ritenuto abnorme.

«Non abbiamo mai calato l’attenzione sulle ville storiche - ha detto in un’intervista al nostro giornale il vicesindaco Emilio Arcuri -. I nostri tecnici si attivano ogni volta che ricevono segnali di incursioni e danneggiamenti. E, comunque, non hanno mai accertato un pericolo per l’incolumità dei visitatori di Villa Giulia». Dunque, la parola d’ordine è: fare presto. Anzi, prestissimo. Il lungo ponte del Primo Maggio ha impedito agli uffici di potere organizzare una controffensiva.

Che consiste di ricorrere al Tribunale del Riesame per la revoca, quantomeno parziale, del sequestro che il gip Antonio Gristina, su richiesta del pm Ennio Petrigni, ha firmato, motivandolo col degrado del giardino storico e confermando l’apertura di un procedimento contro ignoti per i reati di danneggiamento e furto.

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