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Gioacchino Natoli è il nuovo presidente
della Corte d'Appello di Palermo

ROMA. Da giudice istruttore ha indagato sugli omicidi di Piersanti Mattarella e Pio La Torre; ha fatto parte del ristretto pool antimafia di Palermo assieme a Giovanni Falcone e pochi altri, raccogliendo le dichiarazioni dei primi pentiti di mafia; e diversi anni dopo è stato uno dei pm del procedimento a carico di Giulio Andreotti: ora Gioacchino Natoli è il nuovo presidente della Corte d'appello di Palermo. La sua nomina è stata decretata a maggioranza (19 voti) dal plenum del Csm, che ha preferito lui a Gianfranco Garofalo (6 sì), attualmente presidente di sezione alla Corte d'appello di Palermo.

Attualmente presidente del tribunale di Marsala - che sotto la sua guida ha registrato un calo significativo delle pendenze - Natoli è in magistratura dal 1978. Ha cominciato la carriera come giudice al tribunale di Trapani e quindi a quello di Palermo, prima di passare alla procura del capoluogo siciliano , dove è rimasto sinchè, nel 1998, è stato eletto componente togato del Csm.

Tornato in procura a Palermo, nel 2005 è stato nominato presidente di sezione del tribunale e nel 2011 presidente del tribunale di Marsala. A favore di Natoli hanno votato Area (che rappresenta i togati di sinistra) e Unità per la Costituzione, la corrente di centro della magistratura e i laici Paola Balducci, Renato Balduzzi,Giuseppe Fanfani e Alessio Zaccaria, il primo presidente dlela Cassazione, Giorgio Santacroce, e il Pg della Suprema Corte, Pasquale Ciccolo.  Garofalo è stato sostenuto dai consiglieri di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata delle toghe, e dai laici Elisabetta Casellati, Antonio Leone e Pierantonio Zanettin.

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