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Dipendenti del servizio di pulizia occupano la sede dell'Amap

PALERMO. Un gruppo di lavoratori della Pfe, azienda, che svolge servizi di pulizia per l'Amap, ha occupato i locali della presidenza in via Volturno, a Palermo, perchè la partecipata che gestisce il servizio idrico in città ha deciso di internalizzare il servizio di pulizia, affidandolo ai dipendenti della Reset, la società consortile nata sulle ceneri di Gesip. Sono 25 i dipendenti della Pfe, azienda che nel 2011 si è aggiudicata l'appalto per i servizi di pulizia, e l'ha svolto finora in regime di proroga. La società, nei giorni scorsi, ha inviato le lettere di licenziamento e dal 16 aprile i dipendenti resteranno senza lavoro. «Chiediamo un incontro con il sindaco di Palermo - dice il segretario provinciale della Filcams-Cgil, Monia Caiolo - chiediamo che il servizio di pulizia continui ad essere svolto dalla società. Questi lavoratori che guadagnano 300 euro al mese, affidare questo servizio a Reset equivale a innescare una guerra tra poveri e va scongiurata».

La Filcams e la Cgil chiedono un incontro al sindaco Leoluca Orlando per affrontare il tema dei servizi di pulizia nelle società partecipate.

I 25 lavoratori hanno ricevuto ieri la lettera di licenziamento dalla ditta esterna che ha in appalto il servizio, la Pfe, perchè l'amministrazione comunale ha comunicato che la proroga dell'appalto scade il 15 e che dal 16 aprile il servizio passa alla Reset.

Ai lavoratori che protestano è arrivata la solidarietà dei dipendenti dell'Amap: in 670 hanno firmato una petizione in cui si chiede di ritirare i licenziamenti. La segretaria della Filcams Cgil Monja Caiolo ha chiesto alla presidente dell'Amap Maria Prestigiacomo un incontro in giornata col sindaco per un chiarimento.

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