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Al Teatro Massimo concerto contro il terrorismo in nome dell’integrazione

PALERMO. "L'iniziativa del Teatro Massimo contro il terrorismo, non ha un valore solamente simbolico, ma è la concreta realtà che vive la nostra città, luogo di integrazione, accoglienza e tolleranza, capace di unire, nel segno di una pacifica convivenza, lingue, culture e religioni diverse". Lo ha detto il sindaco di Palermo, tra i presenti, oggi pomeriggio, al concerto "Alzo gli occhi al cielo - le voci delle religioni contro il terrorismo", andato in scena in coincidenza con la grande manifestazione di Tunisi, a 11 giorni dall'attacco al museo del Bardo.
"Con la Consulta delle culture - ha sottolineato il sindaco -, Palermo è l'unica città in Italia ad avere il parlamentino degli stranieri, quarto organo di governo accanto a giunta, consiglio comunale e circoscrizioni. E sempre nella nostra città, nei giorni scorsi, è stata approvata la 'Carta di Palermo 2015', con cui chiediamo l'abolizione del permesso di soggiorno e una radicale modifica della legge sulla cittadinanza. Questa sera, sul palco del Teatro Massimo, è andata in scena anche la semplice rappresentazione della quotidianità di Palermo attraverso la coesistenza di diverse religioni che rappresenta il messaggio più forte che possiamo dare agli estremisti e agli assassini che odiano ogni tipo di confronto e di dialogo". Oltre al sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Teatro Massimo, al concerto erano presenti i rappresentanti di tutte le confessioni religiose della città, fra cui il cardinale, Paolo Romeo, l'imam Francesco Macaluso, ed il Presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha.

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