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Poliziotti ai semafori al posto dei lavavetri: la protesta dei Sap

Poliziotti ai semafori e negli incroci al posto dei lavavetri, armati di secchi e spazzoloni, per distribuire 500.000 cartoline ai cittadini e agli automobilisti e sensibilizzare, anche dalla provincia, il Governo all'adozione di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall'emergenza terrorismo

Un momento della protesta a Foggia

PALERMO.  Poliziotti ai semafori e negli incroci al posto dei lavavetri, armati di secchi e spazzoloni, per distribuire 500.000 cartoline ai cittadini e agli automobilisti e sensibilizzare, anche dalla provincia, il Governo all'adozione di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza, resi ancora più necessari dall'emergenza terrorismo.

È l'iniziativa del sindacato autonomo di Polizia Sap che mercoledì prossimo, dalle ore 10, scende in piazza anche a Palermo all'incrocio tra Via Ruggero Settimo e Via Emerico Amari. Una protesta che si svolge contemporaneamente in tutta Italia: la cartolina, indirizzata al premier Renzi, raffigura la nota immagine dell'Isis che conquista Roma con il Colosseo messo a ferro e fuoco. Un dato campeggia: «La Camera dei Deputati spende 7 milione all'anno per le pulizie e non si trovano 6 milioni per un corso anti terrorismo col quale formare gli agenti che svolgono servizio di controllo del territorio? »È una situazione intollerabile - dice Gaetano Maranzano, Segretario Sap di Palermo - e per questo vogliamo 'rubarè il posto ai lavavetri per dire ai cittadini come stanno le cose, che non siamo preparati all'emergenza terrorismo, che anche nella nostra città riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi ed organici aggravata dai tagli dell'ultima legge di stabilità«

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