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Madre e figlia morte folgorate a Palermo, imputati patteggiano pena

Giovanna e Rebecca Pecorella morirono nel febbraio 2013

PALERMO. I tre imputati per omicidio colposo per la morte di Giovanna e Rebecca Pecorella, madre e figlia, folgorate il 7 febbraio 2013 nella loro casa in via Dionisio 10, hanno patteggiato la pena: i due muratori che si occuparono dell'impianto elettrico, Roberto e Giuseppe Gambino, che hanno patteggiato la pena di un anno e undici mesi, e la proprietaria dell'immobile, Anna Maria Giacalone (due anni). Per tutti la pena, inflitta dal gup Agostino Gristina, è sospesa.

La vicenda avvenne nella borgata di Partanna Mondello. La donna, di 25 anni, aveva finito di fare il bagno alla bimba, di appena un anno e mezzo, che fu raggiunta da una scarica elettrica non appena toccò il bordo della vasca. Il contatto fu fatale anche per la madre. Secondo l'accusa, l'impianto elettrico dell'abitazione non era a norma. In bagno mancava il filo di terra che avrebbe evitato la dispersione di corrente. Sarebbe stato tolto durante i lavori di rifacimento dell'impianto.

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