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Helg, si indaga su un’organizzazione più ampia che si divideva le tangenti

PALERMO. Rischia di allargarsi l'inchiesta della Procura di Palermo che ha portato, ieri, all'arresto in flagranza per estorsione aggravata di Roberto Helg, presidente di Camera di Commercio Palermo e vicepresidente della Gesap, la società che gestisce l'aeroporto di Palermo.

Interrogato nella notte dagli inquirenti - c'era anche il procuratore di Palermo Franco Lo Voi - ha negato per ore. Poi la confessione, giustificata da problemi economici, della richiesta di una tangente al titolare di una pasticceria che ha un punto vendita all'aeroporto e che attendeva il rinnovo dell'affitto del locale sul quale oggi il cda della società avrebbe dovuto pronunciarsi. Helg però non si sarebbe limitato a confessare. E avrebbe fatto rivelazioni sull'esistenza di un sistema corruttivo più ampio. L'intercettazione della sua richiesta di denaro, fatta dalle microspie dei carabinieri piazzate addosso al commerciante che ha denunciato tutto, farebbero pensare al coinvolgimento di altri personaggi.

La Procura, dunque, sta cercando di capire se dietro la richiesta ci sia una sorta di organizzazione che si spartiva le tangenti incassate dai commercianti e se Helg avesse già fatto richieste estorsive ad altri.  La Procura è in contatto con l'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone, e non si escluderebbe un commissariamento della Gesap. I pm, inoltre, stanno facendo uno screening del patrimonio di Helg per eventuali misure di prevenzione.

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