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Tgs, padre Garau racconta la Palermo vicina agli ultimi

In tredici puntate con il sacerdote che da anni opera a Borgo Nuovo, le attività e le storie del volontariato che in città porta conforto ai disagiati

PALERMO. Raccontare la Palermo perbene, quella che di solito non viene alla ribalta ma lavora sotto traccia, giorno dopo giorno, in favore di chi è solo o vive nel disagio. Un'idea coltivata da molto tempo dal vulcanico parroco di Borgo Nuovo, don Antonio Garau, e che adesso trova la sua realizzazione in una trasmissione televisiva autoprodotta dalla onlus Jus Vitae, fondata proprio da don Garau, e in onda su Tgs. Oggi alle 19,30 la prima puntata di Una città perbene, condotta da Aurora Fiorenza e Danilo Ciulla, che racconterà la storia dell'associazione Jus Vitae, l'impegno coi bambini dei quartieri disagiati e all'interno della parrocchia di San Paolo a Borgo Nuovo, ma anche la straordinaria esperienza degli studenti del liceo Regina Margherita fatta alla Caritas di Roma al servizio degli ultimi e la storia di una donna di Villagrazia di Carini e del suo bambino affetto da distrofia muscolare.
Mezz'ora di immagini, storie, impegno civile, volontariato che accompagneranno i telespettatori per 13 puntate domenicali, imparando a conoscere la mensa per i poveri dei padri Cappuccini a Palermo, le case-famiglia, la realtà della missione Speranza e carità di Biagio Conte. Perché «Palermo è una città perbene, Palermo è una città perbene» gridano battendo i pugni sul tavolo i bambini della Jus Vitae nell'allegro spot promozionale della trasmissione, che ha avuto circa ottomila visualizzazioni su Facebook. Anche se esiste la mafia, il bene è più forte, «anzi, abbiamo la speranza che anche i mafiosi possano cambiare vita e diventare persone perbene», azzarda don Antonio.
«È un'idea che mi è venuta in mente per caso, per mettere in evidenza gli aspetti positivi della città - spiega ancora il sacerdote che da decenni è impegnato nei quartieri più difficili di Palermo e ha fondato il Premio internazionale Padre Puglisi -. Così faremo conoscere associazioni di volontariato che si occupano dei senzatetto, degli immigrati, dei disabili, degli animali, dell'arte, della musica, le parrocchie, le scuole, offrendo anche una vetrina ai talenti dei giovani».

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