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Palermo, operai dell'ex Gesip in sit-in a Villa Niscemi

Sono 620 i dipendenti della partecipata in liquidazione, in cig fino al 31 maggio e che dal primo giugno dovrebbero transitare nella nuova società consortile Reset

 PALERMO. Un centinaio di operai ex Gesip in cassa integrazione sta manifestando con un sit-in a Palermo davanti a Villa Niscemi, dove è in programma questa sera un incontro tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e i sindacati.

Sono 620 i dipendenti della partecipata in liquidazione, in cig fino al 31 maggio e che dal primo giugno dovrebbero transitare nella nuova società consortile Reset, creata dal Comune per occuparsi di servizi cimiteriali, di pulizia, custodia e cura del verde.

Gli operai in cassa integrazione da gennaio, non percepiscono l'indennità, perchè, spiegano i sindacati, «il governo nazionale non ha ancora sbloccato le somme per gli ammortizzatori sociali».

Intanto è di oggi la notizia che la Procura di Palermo ha citato a giudizio, chiedendo al tribunale la fissazione dell'udienza, 25 dipendenti della Gesip accusati di concorso in violenza privata, occupazione arbitraria della linea ferroviaria e interruzione di pubblico servizio. L'inchiesta è stata coordinata dal pm Geri Ferrara.

I fatti risalgono al 2012, quando gli operai della Gesip, che non ricevevano lo stipendio da alcuni mesi, organizzarono una manifestazione di protesta, senza essere stati autorizzati, bloccando il traffico stradale e poi, giunti alla stazione centrale, quello ferroviario. L'occupazione dei binari causò la soppressione di 40 treni creando un danno a Trenitalia di quasi 19mila euro.

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