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Ato 2, rifiuti in strada e operai senza paga e i Comuni si affidano a imprese private

Ditte chiamate a ripulire Monreale, Belmonte, Piana, San Giuseppe Jato, San Cipirello. E si tratta ancora per la «società di scopo»

Rimane ancora incerto il futuro dei 276 dipendenti dell'Ato Palermo 2. Filippo Di Matteo, presidente della Srr «Palermo provincia ovest», ha ricevuto il mandato da parte di 17 sindaci per tentare un accordo con la curatela fallimentare di «Alto Belice ambiente spa». L'obiettivo è affittare o acquistare un ramo d'azienda, che passerebbe così alla nuova società di scopo «Belice impianti srl». Ieri la richiesta è stata formalizzata. Lunedì si riunirà nuovamente il tavolo tecnico istituito all’assessorato regionale all'Energia. «Un piccolo spiraglio», dicono Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Il nodo da sciogliere è legato alla trattativa con i sindacati sul contratto da applicare ai dipendenti e i livelli retributivi.
I sindaci intanto ricorrono ditte private per garantire la raccolta dei rifiuti nei paesi interessati. E da ieri anche nel comune capofila Monreale è ripartita la raccolta dei rifiuti. Il sindaco Piero Capizzi ha firmato un'ordinanza che affida il servizio all'impresa palermitana «Tech Servizi srl»: 31 operai, 7 «gasoloni», 4 autocompattatori e una spazzatrice che lavoreranno fino al 9 marzo con un costo di 225 mila euro più Iva.

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