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Droga, operazione "Paglia e fieno" a Palermo: pene ridotte in appello

In base alla ricostruzione degli inquirenti, la droga arrivava in città soprattutto attraverso una serie di corrieri che avrebbero imbottito le loro auto di stupefacenti

PALERMO. La corte d'appello di Palermo ha ridotto le pene inflitte in primo grado ai 15 imputati nel processo per traffico di droga scaturito dall'operazione «Paglia e fieno», ovvero hashish e cocaina. È così che i trafficanti chiamavano i due tipi di stupefacenti. Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Sono state ridotte le pene per Andrea Di Maggio a cui sono stati inflitti cinque anni e otto mesi, a Guido Randazzo, quattro anni e sei mesi, a Giuseppe Bertuccio, due anni e otto mesi, ad Attilio Cesarano e Raffaele Belviso, quattro anni e sei mesi, a Gennaro Gambardella, due anni e otto mesi, ad Angelo Mendola, otto anni e due mesi, a Giovan Battista Marino, otto anni e sei mesi, a Leonardo Marino, due anni e due mesi, a Pasquale Vallefuoco, un anno e quattro mesi, a Federico La Rosa, due anni e otto mesi, a Francesco La Rosa, un anno e quattro mesi, a Salvatore Di Maggio, due anni, a Davide Clemente, due anni e quattro mesi.

In base alla ricostruzione degli inquirenti, la droga arrivava in città soprattutto attraverso una serie di corrieri che avrebbero imbottito le loro auto di stupefacenti. La droga sarebbe arrivata dalla Campania a San Nicola L'Arena e poi distribuita ai pusher.

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