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Palermo, linea dura contro i dipendenti che non rispondono al telefono

Un cittadino aveva scritto al sindaco, che ha girato le proteste all’assessore Marano. La capoarea Mandalà ha inviato una circolare agli impiegati di via La Malfa: «Le cornette non sono soprammobili»

PALERMO. I dipendenti comunali di via La Malfa, dove ha sede l’assessorato alle Attività produttive, devono fare attenzione al telefono. Rispondere con una certa solerzia li potrà mettere al riparo da provvedimenti disciplinari.

All’altro capo della cornetta ci potrebbe essere Maria Mandalà, inflessibile capo area, che ha ingaggiato una personale lotta ai telefoni che squillano a vuoto negli uffici. Ma detesta anche i telefoni fuori posto e quelli col perenne segnale di occupato. Insomma, telefoni che tutto fanno, tranne che comunicare per il compito istituzionale per il quale sono stati installati sulle scrivanie rendendo così difficili i rapporti fra gli uffici e fra gli uffici e i cittadini. Telefoni inutili, in buona sostanza. Specialmente per chi è costretto a passare ore con la cornetta attaccata all’orecchio senza riuscire a cavare un ragno dal buco, o meglio un’informazione dagli uffici comunali.

La dottoressa Mandalà è conosciuta all’interno della macchina comunale come un tipo che non le manda a dire e non si tira indietro, nemmeno se ha di fronte problemi rognosi: ed è forse per questo che la spediscono laddove «Houston, abbiamo un problema». Prima era ai Tributi, oggi guida, fra l’altro, Suap e mercati. Stavolta la grana arriva da un utente che si è lamentato del malfunzionamento degli uffici. Chiamava ai numeri indicati, ma non rispondeva nessuno. Una, due, tre volte. A un certo punto ha perso la pazienza, ha scritto al sindaco chiedendo di incontrarlo e spiegando in che cosa consistesse la sua ira: «Telefono da giorni alle Attività produttive, ma è impossibile parlare con qualcuno».

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