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Selital, intesa con i sindacati a Roma: cassa integrazione per 100 lavoratori

L’accordo, ancora da definire, prevede il mantenimento della sede palermitana

PALERMO. Cassa integrazione da lunedì per un centinaio di dipendenti, su 174, della società Selital, che produce componenti elettronici per automobili, per elettrodomestici e nel campo del fotovoltaico. Lo rendono noto Fiom e Ugl al termine di un incontro al ministero dello Sviluppo economico con i rappresentanti della società sul piano di riorganizzazione del gruppo.

Sindacati e azienda hanno siglato un’intesa che prevede, tra le altre cose, il mantenimento del lavoro nel sito di Carini, dove ieri i dipendenti hanno scioperato per 4 ore. Nei giorni scorsi l’azienda aveva ipotizzato di trasferire l’attività produttiva in altri due siti del gruppo, a Milano e Bologna e di destinare il sito palermitano alla costruzione di componenti elettronici solo per il settore dell’automotive. Che avrebbe prodotto un esubero di posti (almeno 100).
I lavoratori resteranno in cassa integrazione per tre mesi e godranno di un’integrazione al reddito in busta paga di 150 euro. Nei prossimi giorni sindacati e azienda definiranno, invece, altri aspetti in sede di contrattazione decentrata. «Sappiamo che è in corso una trattativa - dice il segretario provinciale della Fiom di Palermo, Francesco Piastra - tra i vertici di Italtel e quelli della Selital per definire un accordo sulla fornitura di componenti per le telecomunicazioni; l’auspicio è che l’intesa possa assicurare altre commesse al sito di Carini».

«Da parte nostra - dice il vice segretario regionale dell’Ugl Metalmeccanici Sicilia, Saverio La Rosa - continueremo a fare tutto il possibile per tutelare i dipendenti, cercando di porre le basi per permettere loro di guardare al futuro con serenità». Lunedì i sindacati incontreranno l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, per discutere dell’area industriale di Carini.

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