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I mille (e più) volti di Manfredi, trasformista formato music-hall

Da domani sera al Jolly lo show del giovane artista palermitano "Al di là dei sogni"

PALERMO. Si possono interpretare nello stesso momento, San Giuseppe, la Madonna, i tre Re Magi e l'angelo? Oppure la suora di Sister Act e l'elegante Mary Poppins? Si può volare dall'Eden al cinema, dribblare in corsa e ritornare in Paradiso? Si può se ti chiami Manfredi Di Liberto e ti accingi a portare il pubblico Al di là dei sogni. La presentazione dello spettacolo - di scena da domani alle 21,30 al Teatro Jolly che lo produce e lo ospita per tre settimane - sembra piuttosto un volo senza paracadute nelle mani di un folle. Eppure il giovane trasformista di solito mantiene quello che promette: come è stato per il suo precedente Wonderful World che l'anno scorso ha riempito il Jolly e ha convinto Gianni Nanfa a scommettere su Di Liberto. E sì che quest'anno non si scherza: Al di là dei sogni è costruito con computer e tecnologia che arrivano dalla California, e che costano un botto. «Non deluderò nessuno - promette Manfredi Di Liberto - è uno spettacolo nuovo che lascia spazio assoluto alla fantasia, allo stupore e alla meraviglia ben miscelati con le corde della comicità e dell'allegria. Interpreto più di 80 personaggi, cambio costumi e tipi alla velocità della luce; il pubblico lo sa e ci sta, divertendosi».

Al di là dei sogni è una lunga storia, scandita a suon di cambi di personaggi, canzoni e scenografie: tutto parte da un vecchio che si scopre morto e decide di iniziare un lungo viaggio nel mondo ultraterreno.

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