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Rubati i soldi per il viaggio di istruzione? Dovrà pagare l’insegnante

Nel 2001 sparirono le quote pagate dai ragazzi e il viaggio saltò. L’agenzia chiamò in causa la scuola e Palazzo Comitini dovette rimborsare l’azienda

PALERMO. Nel 2001 le avevano rubato il denaro versato dagli alunni per il viaggio di istruzione. Dopo tredici anni un'ex insegnante del liceo linguistico provinciale, Vincenza Macaluso di 66 anni, originaria di Campofelice di Roccella, è stata condannata a risarcire la somma (18.484 euro) versata dall'ex Provincia all'agenzia di viaggi che aveva fatto causa, ottenendo dal giudice altri 8.062 euro per interessi e spese legali.

La sentenza (1358/2014) è stata pronunciata dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti. Nel respingere la tesi difensiva secondo cui la responsabilità andava addebitata al dirigente scolastico, il collegio giudicante afferma nel dispositivo della sentenza che «vanno condivise le prospettazioni della Procura regionale che ravvisa nel comportamento della convenuta, consistente nell'avere accettato di custodire le quote versate dai genitori per il viaggio di istruzione, l'assunzione di una specifica responsabilità come agente di fatto, con la materiale ingerenza nell'attività tipica dell'agente contabile ovvero riscuotendo somme di spettanza dell'amministrazione pubblica di appartenenza».

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