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A Palermo tasse universitarie soltanto in contanti

Nell’era delle tecnologie la segnalazione di alcuni genitori: «Pagamenti online consentiti solo per i correntisti Unicredit»

PALERMO. «È ammissibile che le tasse universitarie si possano pagare solo in una banca e solo in contanti?». A chiederlo sono alcuni genitori che per l'iscrizione dei propri figli in ateneo hanno tentato invano di pagare online, come si fa ormai quasi per tutto. Il Mav fornito dall'università però non lo consente, se non si è correntista Unicredit: solo chi ha un conto aperto nella banca che gestisce i servizi di tesoreria per l'ateneo può pagare via Internet, tutti gli altri devono recarsi a uno sportello della medesima banca, «fare la fila e depositare banconote sonanti», dice una mamma, A.G., che parla di «fatto grave e discriminatorio».

E racconta: «Ho tentato di utilizzare il Mav fornito dall'Università ma la procedura si inceppava. Allora ho chiamato la segreteria e lì mi hanno chiarito che quel servizio era riservato solo ai clienti di Unicredit. E io? Dovevo andare in banca...».
Le sorprese però non erano finite lì. «Dopo aver fatto la coda, ho chiesto al cassiere se potevo fare un assegno o se era possibile un bonifico dalla mia banca, ma mi ha spiegato che potevo pagare solo in contanti. Ed era una cifra ragguardevole, oltre 900 euro».

La signora è dunque dovuta andare nella sua banca, prelevare le banconote e tornare all'Unicredit, «con tutti i rischi del caso - aggiunge - Mi chiedo inoltre se sia normale che si stia introducendo l'obbligo di far pagare con il Pos anche per l'idraulico e invece in un istituto di credito non si possano usare questo tipo di pagamenti».

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