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Messa di Capodanno, l’omelia di Romeo: “Palermo deve ricostruirsi”

“Palermo dov’è il tuo vigore, il tuo coraggio nel reagire al male alla crisi dilagante che attanaglia tante famiglie. Cosa hai fatto del tuo battesimo del tuo valore che ti hanno consegnato i nostri padri”. Lo ha detto il cardinale Paolo Romeo nel corso dell’omelia della messa a palazzo stamani a Palazzo delle Aquile durante la messa di Capodanno.

PALERMO. “Nel discorso pronunciato a Strasburgo nel novembre scorso il Santo Padre Papa Francesco con un accorato appello così si esprimeva: Europa dov’è il tuo vigore”. Ascoltando queste parole vibranti oggi potremmo rivolgerci alla nostra amata Palermo parafrasando così: “Palermo dov’è il tuo vigore, il tuo coraggio nel reagire al male alla crisi dilagante che attanaglia tante famiglie. Cosa hai fatto del tuo battesimo del tuo valore che ti hanno consegnato i nostri padri”. Lo ha detto il cardinale Paolo Romeo nel corso dell’omelia della messa a palazzo stamani a Palazzo delle Aquile durante la messa di Capodanno.

Nell'omelia il presule ha evocato la capacità dei palermitani nelle fasi di emergenza umanitaria ma ha anche invocato un maggiore sforzo della città di essere accogliente anche nella quotidianità. Ad ascoltare la messa c'era anche il sindaco Leoluca Orlando assieme ad alcuni assessori della giunta, il prefetto Francesca Cannizzo. “Credo che tutti quanti – ha aggiunto Romeo – istituzioni, autorità civili e religiosi, ognuno secondo il suo specifico ruolo debba riflettere sull’immenso patrimonio umano, artistico politico e sociale per ridare un volto umano alla nostra società che sempre più spesso sembra essere caduta nella globalizzazione dell’indifferenza. La nostra città in molte occasioni ha dimostrato di sapere accogliere. Come dimenticare la prima accoglienza ai tanti immigrati che arrivano ogni giorni nelle nostre coste. Se nella situazione di emergenza e di straordinarietà la nostra città ha risposto in modo esemplare mi auguro che lo stesso possa verificarsi anche nell’ordinarietà degli venti per risvegliarsi e rifiorire. Tutte le istituzioni devono fare la loro parte affinchè la nostra città possa costruirsi e ricostruirsi. Come fece il nostro beato Don Pino Puglisi che pagò con il sangue la sua voglia di fare qualcosa per Brancaccio. Certo ancora il percorso per quel quartiere è ancora lungo, ma Brancaccio non è più lo stesso di prima”.

Partecipando alla celebrazione della messa presso l'atrio di Palazzo delle Aquile, il sindaco Leoluca Orlando, nel ringraziare "per la presenza, l'attenzione e le parole" rivolte dal Cardinale Paolo Romeo, ha affermato che vi è da parte di tutti l'impegno "perché il 2015 sia anno in cui si presti sempre maggiore attenzione a chi ha di meno e meno attenzione a chi ha di più". "Credo che la città di Palermo sia sul giusto cammino dell'uscita dal tunnel. Un cammino ancora lungo ma certamente avviato nella giusta direzione della salvaguardia dei conti, che permette di poter dar vita a servizi necessari per i più deboli, che permette di uscire dall'indifferenza verso i più deboli - ha proseguito il sindaco - Il 2015 sarà un anno di sempre maggiore armonia del mosaico che è Palermo; una armonia che non può essere altro se non il sempre maggiore rispetto dei diritti di tutti a partire da chi ha di meno".

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