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Alla scoperta dei Presepi tra opere d’arte e voglia di stupire: mostra a Palermo - Foto

PALERMO. Al posto delle montagne con la carta verdognola e i ruscelletti con la stagnola, ecco la lamiera di un cassonetto. Su cui si stagliano le sagome ritagliate della Madonnina, di San Giuseppe e del bambinello: è il presepe del liceo Catalano che è stato sistemato all’interno di quel tristemente famoso cassonetto in cui venne abbandonata dalla mamma la piccola Giorgia Angela, poche settimane fa in via Di Giorgi. Il cassonetto è stato trasportato dal comitato Partecipalermo a Villa Niscemi e sistemato ad apertura della mostra di presepi raccolti da Paolo e Rita Borsellino.

Che, come si sa, erano appassionati di Natività: dopo la morte del giudice, la sorella parlamentare ha continuato la collezione che oggi è composta da oltre 350 presepi da tutto il mondo. «Un Presepe per Paolo...» nelle ex scuderie raccoglie anche molti manufatti realizzati dai bambini degli asili ed elementari di diverse regioni d'Italia, realizzati con materiali poveri e di riciclo. La mostra è ad ingresso libero e rimarrà aperta fino al 10 gennaio, da lunedì a sabato 9,30/12,30 e 16/18,30, domenica solo mattina. Al Museo Pasqualino si possono invece scoprire i presepi raccolti da Marcella Croce, Giovanni Matranga e Laura Monasteri, in una ventina di paesi diversi dei quattro continenti. Esposte anche le natività del ceroplasta Luigi Arini (Domus Artis). Fino al 6 gennaio E proprio da oggi (inaugurazione alle 16,30, ingresso libero fino alla befana) all’Orto Botanico «I presepi dei cinque continenti», mostra organizzata dalla Settimana delle Culture con lo Stato dell’Arte. Testo di Simonetta Trovato

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