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Spaccio e movida, blitz tra Palermo e Termini: 16 arresti - Nomi, foto, video

Scoperti quattro gruppi di giovani che acquistavano hashish e cocaina nelle piazza di Brancaccio e Ballarò e poi la rivendevano a Termini

PALERMO. Mettevano a segno rapine ad anziani per potere acquistare la droga nelle piazze di Brancaccio e Ballarò a Palermo per poterle rivendere a Termini Imerese. I carabinieri della Compagnia di Termini Imerese e del Gruppo di Monreale, insieme a quelli del Gruppo e del Nucleo Radiomobile di Palermo, con il concorso del 9° Elinucleo, hanno arrestato 16 tra spacciatori e fornitori di droga (3 in carcere e 13 agli arresti domiciliari).

Per cinque persone è previsto l’obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria. I provvedimento sono messi dal gip del Tribunale di Termini Imerese su richiesta della locale Procura. Gli arrestati sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato e ricettazione in concorso, estorsione, rapina impropria e detenzione abusiva di armi.

Le indagini, avviate nel dicembre 2012 e condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Termini Imerese, hanno consentito di delineare le responsabilità penali di 21 soggetti. Sono stati scoperti quattro gruppi di giovani dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” e “cocaina”, tra Termini Imerese e Palermo, ed alcuni “grossisti della droga” dai quali gli stessi si approvvigionavano della sostanza stupefacente necessaria per soddisfare i loro utenti. Nel corso delle attività investigative sono state arrestate in flagranza di reato 6 persone, altre 10 segnalate ex art. 75 D.P.R. 309/90 all’Autorità competente. Sono stati sequestrati 20 grammi di “cocaina” e 150 grammi di “hashish”, nonché la somma di denaro contante di 1.000 euro.

Nel corso dell’operazione condotta dai carabinieri sono finiti in manette in sedici. Tra loro un promotore finanziario, Mario Cangelosi. A tal proposito il titolare dell'agenzia presso cui Cangelosi collaborava precisa: “Il sig. Mario Cangelosi non  svolgeva stabile attività lavorativa all’interno della filiale, essendo solo un agente finanziario esterno e che nel corso della sua attività lavorativa non aveva mai dato adito a sospetti di sorta; si trattava di persona assolutamente incensurata, condizione richiesta a norma di legge per tutti gli esercenti l’attività finanziaria, da me accertata al momento del conferimento dell’incarico; tengo a precisare che in data odierna ho già provveduto a risolvere il contratto di mandato con il sig. Cangelosi, stante il venir meno delle originarie condizioni fiduciarie".

Altri arrestati nel corso dell’operazione sono  Giuseppe Virzì incensurato e disoccupato, per il quale sono state accertate 100 cessioni di droga, e Antonella Vitale, impiegata in una copisteria di Bagheria che ha una sede anche all'interno dell'università. La base del rifornimento della droga era Ballarò. Padroni incontrastati sarebbe stato Salvatore Agusta, il figlio Giuseppe, e Paolo Genovese. Quest’ultimo era tra quelli che scendeva da Termini Imerese per acquistare la droga. Si sa sono molte le basi di spaccio a Palermo. In quest’operazione ne sono emerse alcune. Intensa l’attività davanti ad alcuni locali. Tra cui il pub, al Rosso di piazza Lolli, Jackass di via Sammartino, alla discoteca Sea club di Terrasini e alla  rosticcerie Ganci, quella di via Malaspina. al bar Luxury di viale Regione siciliana,

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