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Colon, nuova tecnica a Palermo: il paziente eviterà il «sacchetto»

L’operazione verrà eseguita all’ospedale Cervello dal professor Poggioli del Malpighi di Bologna

PALERMO. Arriva all’ospedale Cervello di Palermo una tecnica innovativa per curare la rettocolite ulcerosa. Un intervento che secondo i medici ridurrà l’emigrazione sanitaria dei siciliani. Mercoledì sarà infatti eseguito su una giovane donna palermitana il primo intervento di «proctocolectomia restaurativa con ileo-pouch-ano-anastomosi» per la terapia chirurgica della rettocolite ulcerosa. Il nosocomio palermitano già da diversi anni è centro all’avanguardia per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali. La rettocolite ulcerosa in particolare è una malattia caratterizzata da un’infiammazione cronica dell’intestino.

Punto di riferimento per questa malattia all’ospedale Cervello è l’Unità operativa di medicina interna diretta dal professore Mario Cottone, e sede del Centro di riferimento regionale per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, guidato dal dottore Ambrogio Orlando, dove sono presi in carico pazienti da tutta la Sicilia e dal sud Italia. I numeri parlano di 2000 pazienti con malattia di Crohn e 2500 con rettocolite ulcerosa seguiti presso il Centro del Cervello su una stima di circa 10-12 mila in Sicilia.

Dalla sinergia, ormai operativa da diversi anni, fra l’Unità Operativa di Medicina, il Centro regionale per le malattie infiammatorie croniche intestinali e l’Unità operativa di chirurgia generale con l’attività operatoria del dottor Gaspare Solina e dei suoi colleghi, vede la luce la nuova frontiera della terapia della rettocolite ulcerosa, appunto l’intervento di proctocolectomia restaurativa. Un intervento che prevede asportazione del colon e del retto, ma con la possibilità per il paziente di evitare di dover portare a vita il classico «sacchetto», grazie ad una ricongiunzione fra l’intestino tenue con l’ano mediante un’ampolla rettale che viene materialmente costruita e attaccata, collegando i due organi. Un intervento molto complesso che sarà possibile grazie anche alla convenzione fra l’Unità di Chirurgia del Cervello e il Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna, centro di riferimento nazionale per queste malattie, che ha nel professore Gilberto Poggioli il suo maggiore esponente.

E sarà proprio il professore Poggioli mercoledì a tenere a battesimo con l’équipe chirurgica del Cervello questo primo intervento. Soddisfatta per l’arrivo della nuova tecnica Bruna Casadei dell’associazione Amici, malattie croniche intestinali.

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