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Neonata morta a Palermo, la madre trasferita in una casa famiglia

Accusata di infanticidio. Possibile una perizia psichiatrica

PALERMO. Si trova da questa mattina in un istituto di accoglienza palermitano Valentina Pilato, la donna che ha gettato nel cassonetto la figlia appena nata. E’ stata prelevata questa mattina dall’avvocato Enrico Tignini, insieme al cognato vigile del fuoco dal reparto di Ginecologia dell’ospedale Cervello e portata alla casa famiglia. E’ stata una scelta presa in accordo con la famiglia.

Qui la donna aspetta di sapere il suo destino. Aspetta le misure che saranno adottate dai pm che conducono l’inchiesta, i pm Maurizio Bonaccorso e Gaetano Guardì. La donna al momento è indagata per infanticidio. In queste ore ha incontrato il marito che avrebbe deciso di non starle vicino nonostante tutto.

Per questo potrebbe scattare la richiesta di eseguire la perizia psichiatrica per stabilire se in quel momento la donna avesse o meno la capacità di intendere e di volere quando ha commesso l’infanticidio. I pm dovrebbero fare richiesta di incidente probatorio. Poi in seguito si dovrà stabilire, ma lo si farà inseguito, se verranno presi provvedimenti anche nei confronti dei familiari.

In primo luogo la madre che ha detto nei primi interrogatori che c’era anche lei quando la figlia ha gettato il borsone nel cassonetto. Non sapeva che fosse la piccola appena nata. Ha detto che Valentina le aveva raccontato che stava buttando cose vecchie. Aspetterà qui i provvedimenti che potrebbero essere presi dal Tribunale per i Minorenni di Palermo. Se i giudici toglieranno o meno la patria potestà. Sono tutti provvedimenti che potranno essere presi nei prossimi giorni. La donna ha tre figli che sono arrivati a Palermo con lei e che stanno in casa della nonna.

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