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Dieci precari pagati dalla Regione
Riapre il museo Guttuso di Bagheria

Dipendenti Asu del Comune per assicurarne gestione e fruizione. Cinque: «Tutto alla normalità la settimana prossima»

BAGHERIA. Riaprirà al pubblico la prossima settimana il museo Guttuso, ospitato a Villa Cattolica. La decisione è stata presa dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Patrizio Cinque, che ha individuato una soluzione per non gravare sulle casse municipali. Sarà infatti utilizzato il personale Asu, pagato dalla Regione e dislocato presso il Comune. Una decina i precari che garantiranno l'apertura della struttura, almeno nelle ore mattutine.

Grazie a questa soluzione sembra scongiurata l'ipotesi avanzata nei giorni scorsi da Fabio Carapezza Guttuso, che aveva minacciato di riprendersi i quadri se la struttura fosse rimasta chiusa al pubblico. Alla base della «crisi», la differenza fra quanto guadagnato, 20 mila euro, e i costi annuali di gestione, 480 mila.

«Non abbiamo mai detto che il museo chiude a tempo indeterminato - sottolinea il primo cittadino -, abbiamo più volte ribadito che si tratta di una chiusura, momentanea, temporanea, non so più quali sinonimi usare per farlo comprendere. Le motivazioni sono chiare: rivedere la gestione che deve costituire un'economia positiva per l'ente e non una perdita, dunque riuscire a coprire il costo del servizio a domanda individuale almeno del 36% e portare avanti i previsti lavori di ristrutturazione, per donare alla città un museo nuovo, all'avanguardia, degno di potersi chiamare tale e in grado di attrarre centinaia di turisti con un'adeguata campagna informativa, e non lo sparuto numero di persone che fin qui lo hanno visitato».

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