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"Un pianto, un lamento e la borsa rossa"
Il racconto del clochard che ha trovato la piccola

La drammatica testimonianza di Rosario Campo, l'uomo che questa mattina ha trovato in un cassonetto di rifiuti la bambina poi deceduta durante il trasporto all'ospedale Civico di Palermo

PALERMO. "Stavo raccogliendo della spazzatura quando ho notato questo borsone rosso. Dentro c'era una coperta, ma sentivo che c'era qualcosa di strano. Sentivo un pianto, una specie di lamento. L'ho aperta e l'ho vista, ho visto la bambina. Non avevo cellulare e ho fermato due signore a cui ho detto cosa avevo scoperto. Sono sbiancate in viso, poi hanno chiamato i carabinieri". La drammatica testimonianza di Rosario Campo, l'uomo che questa mattina ha trovato in un cassonetto di rifiuti la bambina poi deceduta durante il trasporto all'ospedale Civico di Palermo.

"Ho visto un camion che tra le 7.30 e le 8 ha fatto una strana manovra nella zona dei cassonetti". Una donna si è avvicinata ai carabinieri e ha raccontato quello che aveva visto poco prima. “Pensavo fosse qualcuno che stava svuotando il cassone del grosso mezzo. Poi appena ho saputo della bambina trovata nel cassonetto sono corsa giù e ho raccontato tutto ai carabinieri”.

Quello della donna non è l’unico racconto al vaglio dei carabinieri. “Ho visto il solito barbone che gira attorno e che usa un bastone con un uncino – dice Luigi Nitide – tirare qualcosa dal cassone e poi richiamare l’attenzione di due donne e poi precipitarsi verso la pizzeria. Subito si è sparsa la voce del ritrovamento del bambino. Solo poi abbiamo saputo che era una bambina. Sono veramente scioccato da questa storia. Sono nonno e non ce l’ho fatta a guardare dentro il cassonetto. I bimbi vanno coccolati e amati. Non vanno uccisi assolutamente no”.

Tanta la gente che si è ritrovata nel luogo della tragedia mentre i militari tiravano fuori dal cassonetto un vestito nero, un tappeto intriso di sangue colore beige che conteneva ancora la placenta. “E’ assurdo quello che è successo oggi – dice Mariano Interollo –. E’ davvero triste dovere raccontare ancora oggi di una morte così assurda. Siamo rimasti tutti senza parole, tanto che sono state due signore mentre tutti ci guardavano attoniti a chiamare il 118 e la polizia. Una tragedia terribile”.

La piccola è stata buttata nel cassonetto dentro il borsone rosso con il tappetino nel quale la mamma ha partorito. Sul tappeto oltre alla macchie di sangue c'erano la placenta e le forbici insanguinate utilizzate per tagliare il cordone ombelicale. I carabinieri lanciano l'appello affinché qualora qualcuno abbia visto o sappia qualcosa si faccia vivo o li contatti.

Anche se i soccorsi sono stati tempestivi, dopo che il corpicino della neonata, di sesso femminile, ancora viva, è stata trasportata in ambulanza  presso il reparto di neonatologia del locale Ospedale Civico, dove è morta.

L'appello dei carabinieri: aiutateci nelle indagini. I carabinieri d'intesa con la Procura di Palermo lanciano un appello per rintracciare la madre della neonata abbandonata in un cassonetto e poi morta. ''Chiunque possa fornire notizie utili - dicono - circa il rintraccio della madre dell'infante o comunque elementi utili alle indagini si rivolga a qualsiasi comando dei carabinieri''.

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