Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

«Raccolta differenziata al palo, così le tasse sono raddoppiate»

Per il giornalista Luca Rinaldi bisogna sensibilizzare i Comuni e i cittadini sul tema o i costi delle discariche aumenteranno ancora

Un’Italia in cui si paga sempre di più per lo smaltimento rifiuti mentre il Paese è ancora indietro sul fronte della differenziata e con alti tassi di conferimento in discarica. Luca Rinaldi, giornalista e scrittore che per le Linkiesta ha approfondito il tema con una serie di reportage, ci illustra le cifre e analizza lo scenario.
L’Italia e gli altri Paesi dell’Unione Europea: qual è oggi la situazione sul fronte della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti? Che differenze ci sono, in termini di cifre, fra il Belpaese e gli altri Stati europei?
«I dati che saltano subito all’occhio sono quelli che abbiamo indagato in una prima serie di infografiche per Linkiesta. Ovvero la quantità di rifiuti conferiti in discarica sul totale di quelli raccolti. Ci sono Paesi più virtuosi e Paesi che virtuosi non lo sono per niente. L’Italia non si può dire certo virtuosa in questo senso: si pensi che sui 535 chiilogrammi di rifiuti urbani raccolti per abitanti all’anno, 248, quindi più di metà finisce in discarica. Una quantità enorme rispetto, per fare un esempio, alla Germania che ne raccoglie poco di più, 597, di cui solo 3 finiranno poi in discarica. Certo, in quegli stessi paesi forse si incenerisce di più, ma si recupera anche più energia dal trattamento dei rifiuti. Qui di inceneritori non ne abbiamo pochi (60 su tutto il territorio nazionale) ma la qualità della conversione in combustibile derivato dai rifiuti è ancora troppo bassa. Insomma, questioni anche di ordine scientifico troppo spesso trattati come bandiera politica».

L'INTERVISTA INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia