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Ast, ex Eas, Coime: giornata di proteste a Palermo. Le foto

PALERMO. Protesta oggi in piazza degli operatori dell'Ast. Da quattro anni le linee hanno subito il 20 per cento dei tagli. Gli operatori sono attualmente in regime provvisorio che teminerà nel 2015. I sindacati che sono scesi oggi in piazza davanti la presidenza regionale e chiedono gare d'appalto pubbliche alle quali porte partecipare. Questo darebbe agli operatori dell'Ast più sicurezza. In questo momento infatti non percepiscono stipendi da un mese e mezzo. I rappresentanti sindacali non potranno incontrare oggi il governatore Crocetta perché occupanto nella formazione definitiva della giunta regionale. "Ci auguriamo che l'Ast vada nel mercato pubblico come tutte le altre aziende. Solo gare di bando pubbliche assicurerebbero alla società regionale di trasporti sicurezza di lavoro", spiega il segretario regionale della Filt Cgil, Gaetano Bonagia. Intanto è fissato per il 14 novembre lo sciopero generale del servizio regionale di trasporto pubblico.

Una decina di pensionati dell'Ente Acquedotti siciliani in liquidazione invece ha occupato i locali dell'assessorato regionale all'Economia, in via Notabartolo, a Palermo.  «L'Eas deve pagare queste pensioni, con risorse regionali - spiega Giuseppe Graviano, del coordinamento pensionati dell'Eas - ma il problema è che a seguito dell'impugnativa del commissario dello Stato la Regione ha bloccato le erogazioni di quote delle nostre pensioni, che per tutti gli ex dipendenti ammontano a circa 5 milioni di euro».

Anche Domenico Sabatino, 78 anni, ex dipendente dell'Eas da gennaio non percepisce parte della pensione e anche lui si trova nei locali dell'assessorato. «Chiediamo - dice - che si continui a pagare quello che ci spetta».

Protesta anche davanti Palazzo delle Aquile degli operatori dei Coime. Gli 850 lavoratori temono che ci sia un taglio dei finanziamenti del governo nazionale per il 2015 e che perciò venga meno la copertura dei loro stipendi.

Gli operatori del Coime si occupano di sevizi indispensabili per la manutenzione di edifici pubblici e d'interventi per la cura di diversi siti in città a Palermo. Ma i rappresentanti sindacali sono in attesa che il Comune mandi al governo una relazione tecnica sull'operato degli 850 lavoratori del Coime per sbloccare i nuovi finanziamenti per il nuovo anno. Ma in caso di nuovi ritardi da parte dell'amministrazione comunale i lavoratori sono pronti a tornare in piazza.

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