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Ospedali siciliani: lunedì giornata di sciopero degli infermieri pubblici

In Sicilia, secondo le stime delle parti sociali, un infermiere su sette potrebbe incrociare le braccia

PALERMO. Lunedì sciopero degli infermieri pubblici proclamato dal sindacato di categoria Nursind. In Sicilia, secondo le stime delle parti sociali, un infermiere su sette potrebbe incrociare le braccia. Si prevede un’alta adesione soprattutto a Catania, Messina e Caltanissetta dove «la prefettura - spiega Osvaldo Barba, segretario regionale Nursind - ha precettato molti infermieri per evitare che si bloccassero i servizi di emergenza». Barba spiega che «si è consapevoli del fatto che la protesta porterà disagi ai cittadini ma convinti che le richieste alla base del loro sciopero meritino una risposta urgente. Secondo Barba «potrebbero scioperare circa 3 mila dei circa 20 mila infermieri siciliani».

La protesta è per «chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo con le retribuzioni fissate nel 2009, contro il demansionamento degli infermieri che nonostante la preparazione universitaria sono spesso costretti a svolgere delle attività di assistenza che non sono di loro competenza e per chiedere lo sblocco dei concorsi e delle assunzioni nel settore». Prevista anche una manifestazione a Roma davanti a Montecitorio. Il segretario nazionale Andrea Bottega, spiega che «aderiscono circa 22mila dei 220mila infermieri italiani e si fermeranno dunque le attività ospedaliere degli ambulatori, dalla radiologia agli esami di endoscopia, ed a rischio è pure l'attività delle sale operatorie per quanto riguarda gli interventi chirurgici già programmati, ma saranno garantiti gli interventi d'urgenza».

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