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Iachini: “Nessun ultimatum dal presidente”. Video

“Stiamo lavorando per cercare di raggiungere un equilibrio più consono alla categoria. Allo stesso tempo ci sono dei ragazzi che si affacciano in serie A per la prima volta”

PALERMO. Chiede equilibrio, chiede una grande prova d’orgoglio. Beppe Iachini, alla vigilia del match contro il Chievo Verona, lancia un messaggio chiaro: “Stiamo lavorando per cercare di raggiungere un equilibrio più consono alla categoria. Allo stesso tempo ci sono dei ragazzi che si affacciano in serie A per la prima volta. Dobbiamo dar loro modo di crescere e interpretare le partite con un atteggiamento giusto. Stiamo lavorando per avere una maggiore predisposizione a tal proposito – afferma Iachini in sala stampa - nel giro di qualche settimana ci sarà un'evoluzione ed è una constatazione. A Torino, appena ti sei aperto, la Juventus ha avuto le due occasioni”.

Si torna quindi a parlare del match di domenica scorsa a Torino con la Juve: “A Torino non è che perchè ha giocato Feddal a sinistra, dove ha giocato lo scorso anno con Beretta, abbiamo perso. Pur avendo fatto una buona fase difensiva. Con la Juventus che ha tirato meno del solito in porta, vuoi per la loro bravura o per la nostra personalità hanno vinto. Ma non possiamo pensare che a Torino si poteva andare per prendere le redini della partita, sarebbe stato da presuntuosi. Anche noi, in fase di possesso, volevamo essere più incisivi. Non ci siamo riusciti per bravura loro”.

Iachini fa un discorso generico: “Abbiamo preso 4-5 legni, abbiamo creato occasioni da gol anche contro squadre importanti, i gol li abbiamo fatti. Dobbiamo solo continuare a lavorare per cercare l'equilibrio di squadra che possa renderci più efficaci. Lo dicevo già lo scorso anno, essendo cambiati diversi ragazzi oltre alla categoria dobbiamo ripassarci sopra. A Torino ho visto aspetti importanti come compattezza e solidità, abbiamo concesso pochissimo se non quando abbiamo giocato con Vazquez e le due punte”.

Iachini volta pagina, pensa solo al Chievo Verona: “Non faccio turnover, voglio valutare il recupero dei ragazzi. Chi scenderà in campo lo farà nelle condizioni migliori. Il Chievo, al di là della classifica, è una squadra che per nomi e qualità ha gente come Schelotto, Birsa, Maxi Lopez e Paloschi. Ha dei punti che non dicono il vero, ma dobbiamo avere grande rispetto del nostro avversario. Dobbiamo affrontarla con entusiasmo e concentrazione, guai a pensarla come una sfida facile. Maran è un bravo allenatore, starà plasmando la squadra a sua immagine”.

Nessun ultimatum da parte di Zamparini: “Non c'è un ultimatum del presidente. È giusto che gli si spieghi il lavoro portato avanti, io non devo giustificare nulla. Se con la Samp abbiamo giocato col 3-5-2, poi a Verona abbiamo messo le tre punte. Con l'Inter è entrato Belotti e abbiamo provato a vincerla, col Napoli e con la Lazio abbiamo giocato con tre punte, con l'Empoli abbiamo giocato con Vazquez, Dybala e Belotti e abbiamo preso tre gol. Qui serve un certo tipo di lavoro per essere una squadra equilibrata”.

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