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Blitz alla Guadagna, il boss deposto che fa sempre paura: «Il vecchio è ancora forte...»

Francesco Fascella non era più reggente del mandamento ma era ancora molto rispettato. Una donna però si ribellò: «Il Signore è grande...»

Francesco Fascella

PALERMO. «Ora ci sono altre persone. Persone grandi... grandi... grandi... Sono messi dice, davanti la botte così». Un colloquio in carcere intercettato nel 2008 tra uno spacciatore rinchiuso nel carcere dell’Ucciardione e sua moglie, fa capire agli investigatori che l’aria è cambiata, e che probabilmente anche il bastone di comando di tutta l’attività ha cambiato padrone. Francesco Fascella, 76 anni, reggente della famiglia mafiosa della Guadagna che sei anni comprendeva anche la famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù, venne di fatto deposto dal comando dello spaccio della zona.

Parlano chiaro le intercettazioni dell’operazione «Vai e Vieni», effettuata dagli uomini della sezione antidroga della squadra mobile, che ha portato all’arresto otto persone per traffico e spaccio di cocaina, eroina e hashish, con il sequestro di circa due quintali di droga. Fascella, finito in carcere insieme ad altri quattro componenti della sua famiglia, nel 2008 non era più il reggente della Guadagna e nemmeno di Santa Maria di Gesù. Uno smacco, senza dubbio, per un uomo potente e temuto come Fascella, che comunque continuava ad avere un certo peso all’interno dell’organizzazione.

Dopo aver avuto la notizia del «cambio al comando» dalla moglie, lo spacciatore chiede alla donna: «Ma il vecchio (Fascella ndr) allora?», e lei risponde «Va bè è sempre...forte però», intendendo dire che nonostante fosse stato rimosso dall’incarico di capofamiglia, Fascella ricopriva comunque un ruolo molto importante nel territorio, e dunque era meglio tenerselo sempre buono.

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