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Università, a Palermo scongiurati i tagli, addio a corsi inutili

La ripartizione dei fondi obbliga a una riforma dell’offerta formativa. Lagalla: «Verranno cancellati i percorsi di studio meno attrattivi per gli studenti». Il vertice dei direttori ministeriali annuncia un ritorno di 150 milioni di euro nella Finanziaria: quattro andranno allo Steri

PALERMO. Il vertice dei direttori ministeriali delle Università europee riunito a Palermo annuncia un «ritorno» di 150 milioni di euro nella Finanziaria che consentirà di azzerare i tagli agli Atenei italiani. Questo si tradurrà in un recupero di 4 milioni di euro per l’amministrazione di Palazzo Steri mentre – in margine all’ufficialità della conferenza dei direttori ma con il rilievo dell’evento – il rettore Roberto Lagalla annuncia per il 2015 «la cancellazione dei corsi di laurea inutili, poco richiesti dagli studenti». «Istituiti per i docenti e non per gli studenti», ha sottolineato il presidente della Conferenza nazionale dei rettori Stefano Paleari.

Palermo per un giorno capitale europea di Università e ricerca, a Palazzo Steri il vertice dei direttori generali dei ministeri dell’Università d’Europa, un appuntamento che è fissato ogni sei mesi nel Paese membro titolare del semestre di presidenza. Per l’Italia la scelta sull’Ateneo di Palermo, guidato dal rettore Roberto Lagalla che è anche vicepresidente della Crui, la conferenza dei rettori. Tema dell’incontro: i finanziamenti al sistema universitario. Con una svolta molto attesa dagli Atenei, e cioè l’azzeramento dei tagli dell’Ffo, il Fondo di finanziamento ordinario che le Università hanno subito dal 2009 ad oggi. Tagli che su base nazionale sarebbero ammontati a 163 milioni di euro, 4,5 per Palermo. Sommando tutto ai tagli precedenti, il totale nazionale è 912 milioni, una decurtazione da grandi sacrifici. «Adesso – dice il rettore Lagalla - la Finanziaria prevede 150 milioni che sostanzialmente congeleranno i tagli e daranno fiato agli Atenei sani e con i bilanci in ordine».

La «svolta di Palermo» è stata illustrata dal presidente della Crui Stefano Paleari e dal capo della segreteria tecnica del ministero dell’Università Alessandro Schiesaro.

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