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Corsa a ostacoli tra scavi, abusivi e... burocrazia per la realizzazione del tram di Palermo

Lo stato di avanzamento oscilla tra il 40 per cento (Cep-Calatafimi) e l’85 del tratto che collega Roccella alla stazione centrale

PALERMO. I lavori per la costruzione del ponte Bailey sull’Oreto potrebbero partire entro fine mese. È in dirittura d’arrivo la firma della convenzione tra il Comune e l’Esercito per la realizzazione del nuovo attraversamento temporaneo per le auto. La struttura sarà messa in piedi dagli uomini del genio militare in due settimane: per la posa saranno necessari solo sette giorni. In totale lavoreranno settanta uomini. Questo ponte è atteso ormai da quasi due mesi in uno dei tratti più travagliati del sistema tram. Parliamo della linea 1, quella che collegherà Roccella con la Stazione centrale.

Una linea che oggi fa segnare il più alto stato di avanzamento: è stato completato l’85 per cento dell’intera tratta. Un traguardo importante, specie se messo a confronto con le altre due linee: la 2 si ferma al 70 per cento, mentre la 3 è ancora al 40 per cento. Eppure la Roccella-Stazione centrale è la linea che più di tutte ha fatto i conti con gli intoppi. Quasi un percorso a ostacoli, almeno a partire da agosto: dal ritrovamento di ossa e di un antico ponte, all’occupante abusivo che ha rallentato l’iter per l’esproprio di un terreno, sino alla convenzione tra Comune ed Esercito per la realizzazione del ponte Bailey. Una vicenda travagliata che di fatto ha rallentato la “corsa” del tram.
A metà agosto, per la precisione il 18, una sorpresa archeologica ha interessato i cantieri all’altezza del ponte “Teste Mozze”, lo stesso ponte che sarà abbattuto e che verrà sostituito da un più moderno attraversamento bimodale. Duranti i lavori da una buca è venuta alla luce l’antica arcata originaria di quella che un tempo fu l’uscita principale della città verso la costa settentrionale.

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