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Confindustria Palermo boccia il "SalvaItalia" di Renzi

PALERMO. «Il decreto SalvaItalia, così come viene ormai applicato dalle pubbliche amministrazioni in materia di appalti, è un provvedimento che nella pratica quotidiana distrugge le imprese». È una bocciatura senza appello quella di Confindustria Palermo.

La norma appena varata dal governo Renzi «ha modificato e gravemente appesantito le procedure di istruttoria per le imprese che concorrono ai bandi di gara».

Al centro della questione c'è l'istituto del soccorso istruttorio, cioè dell'integrazione delle offerte incomplete anche in corso di istruttoria. In seguito al decreto SalvaItalia all'integrazione della pratica «viene ormai affiancata costantemente e indiscriminatamente una multa fino all'1% del valore totale della gara», sottolinea Confindustria Palermo.

«In concreto - si legge in una nota - siamo di fronte a un'ingiustizia che continua a togliere ossigeno alle imprese, e che semmai rischia di trasformarsi in un comodo escamotage delle stazioni appaltanti per fare cassa. Il risultato sarà che sempre meno imprese parteciperanno agli appalti. Meno imprese, meno concorrenza, meno libertà di mercato».

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