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Istituto zootecnico senza soldi: gli animali restano a digiuno

I 48 impiegati dell’Istituto sono in assemblea permanente da ieri. Protestano anche per il mancato pagamento degli stipendi

PALERMO. Dipendenti senza stipendio da tre mesi e animali senza mangime, né foraggio. Hanno proclamato un’assemblea permanente i 48 impiegati dell’Istituto sperimentale Zootecnico per la Sicilia, in stato di agitazione da ieri mattina. Amministrativi e tecnici dell’ente di via Roccazzo e delle sedi di Giardinello (Godrano) e Messina si sono riuniti per chiedere alla Regione il pagamento degli arretrati. E per lanciare l’allarme sulle condizioni degli animali ospitati dalla struttura. «Le scorte sono quasi esaurite: la loro sopravvivenza – avverte il personale – è ormai a rischio». L’ente di via Roccazzo opera infatti in regime di autogestione: è lo stesso Istituto a produrre parte delle risorse destinate agli animali. Il fieno arrivato da Giardinello ha consentito così di sopperire alla mancanza di foraggio, ma sono agli sgoccioli anche mangimi e medicinali. Le bocche da sfamare in compenso sono tante. Asini e mucche, capre e cavalli. E ancora: cani, pecore, galline, maiali. I fondi disponibili si sono ridotti negli ultimi due anni: dai 3 milioni e 600 mila euro del 2012 ai 2 milioni e 90 mila euro del 2014.

«Sono risorse insufficienti per la gestione complessiva dell’ente. Servirebbero almeno 3 milioni per garantire il funzionamento delle tre sedi – secondo Tonino Russo, segretario della Flai Cgil di Palermo – . Gli animali sono a rischio: i maiali non mangiano da tre giorni e già gli operai hanno trovato qualche gallina morta».

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