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Palermo al buio, servono altri 118 milioni

L’importo si riferisce agli interventi necessari per rimettere in sesto 66 circuiti, altri 17 milioni riguardano invece i fondi Fas

PALERMO. Strade al buio che, però, si accendono del sangue di incidenti troppo spesso mortali. Quasi 118 milioni di euro servirebbero per rimettere in sesto gli attualmente 66 malconci circuiti di illuminazione pubblica della città. Senza considerare gli ormai famosi fondi Fas, fondi per le aree sottoutilizzate concesse dal governo, attualmente chiusi nel cassetto. Quindici milioni di euro destinati al rifacimento della rete d’illuminazione pubblica in quattro aree che, al momento, si trovano in fondo all’infinito tunnel della burocrazia e che rappresentano solo una piccola porzione delle risorse economiche necessarie per rispondere alle esigenze di impianti sempre più vecchi e datati.

Amg, la società che si occupa della gestione e della manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione della città, ci tiene a sottolinearlo: «La manutenzione viene eseguita regolarmente in tutti i quartieri e su tutti gli impianti, soprattutto su quelli più datati che, proprio per questa ragione, richiedono interventi di manutenzione sempre più frequenti e, spesso, anche di natura straordinaria». Il problema è un altro: gli impianti sono talmente datati che oggi anche reperire i ricambi è diventata un’impresa. E così per riparare un punto luce possono servire settimane e, in alcuni casi, anche mesi. «Il capoluogo siciliano - sottolinea Amg - possiede oggi più di 47 mila punti luce divisi in due tipologie: punti luce alimentati in “serie” e sistema di alimentazione in “derivazione”.

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