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Nei cunicoli percorsi dai Beati Paoli: un tour nella Palermo sotterranea

Alla scoperta di caverne, catacombe e ipogei, nel centro storico della città, spesso ignorati dai turisti. In queste grotte si sono intrecciati miti e misteri che hanno come protagonista anche la celebre setta

PALERMO. Alla scoperta dei luoghi sotterranei dell’antica Panormus. Lassociazione turistica Palermocultour propone di ammirare le grotte e le storiche strutture dove un tempo si consumarono intrighi e storie misteriose con il tour «Palermo sotterranea, tra miti e leggende».

Una passeggiata che si svolgerà domenica alle 9,30 e che ha lo scopo di far conoscere i siti ipogei e i saloni palatini. La prima tappa del tour sarà la Catacomba di Porta d’Ossuna, testimonianza delle origini del cristianesimo a Palermo. Dopo si continuerà con la visita del Capo, quartiere affascinante del centro storico. Ma non solo. Si potranno vedere anche i luoghi descritti dal Natoli nel romanzo I Beati Paoli che narra della famosa setta che ha lasciato numerose tracce nei palazzi e nelle chiese presenti all’interno del mercato del Capo.

Percorrendo chiese storiche, vicoli e palazzi maestosi si giungerà fino a piazza Quaranta Martiri, conosciuta da tutti proprio come piazza Beati Paoli. Dalla chiesa di Santa Maruzza, che si affaccia proprio sulla piazza, si accederà alla cripta, un tempo collegata con la grotta dei Beati Paoli, tribunale della setta. Il tour proseguirà, inoltre, con la visita della zona della Guilla dove si trova il giardino della Curcuma. Da qui si giungerà a piazzetta Sett’Angeli, che si trova alle spalle della Cattedrale, dove si concluderà la passeggiata.

«Un percorso nella Palermo sotterranea tra miti e leggende - spiega Claudia Fucarino dell’associazione Palermocultour - L’appuntamento è davanti al Chioschetto Maeva, ovvero nei pressi del sottopasso del Tribunale di Palermo. Il costo della passeggiata è di 13 euro. Occorre, però, la prenotazione».

Il mondo della Palermo sotterranea non finisce qua. Spesso proprio questa parte di città, resta un mistero sia per i turisti. Per questo motivo l’associazione Palermocultour propone anche un’altra esperienza: «Alla scoperta dei Qanat arabi di fondo Micciulla». La visita si svolgerà mercoledì dalle 19 alle 21. «Il Qanat Gesuitico Alto, antico canale d'acqua - spiega Fucarino - si sviluppa nel sottosuolo del quartiere di Altarello, al fondo Micciulla a valle delle sorgenti del Gabriele. Visiteremo parte del cunicolo sotterraneo, immerso nell’acqua, accompagnati da guide speleologhe esperte del Cai, che forniranno la loro attrezzatura ai partecipanti. I cunicoli più antichi, oggi non più percorsi dalle acque, sono scavati a 8 metri di profondità dal piano di campagna, mentre quelli più recenti a 16 metri, e risultano scavati nella quarzarenite».

L’appuntamento per iniziare la visita dei qanat è previsto a piazzetta Crocifisso di Pietratagliata, che è una parallela di corso Calatafimi, nella parte alta. Ai partecipanti è consigliato indossare un abbigliamento sportivo. L’attrezzatura fornita dal Cai sarà composta da stivali, elmetti e imbracature. Si consiglia anche di portare una giacca a vento e un cambio di pantaloni e di calzettoni, un asciugamano e sacchetti dove riporre i vestiti bagnati.

«Anche in questo caso, come nel tour della Palermo sotterranea, occorre la prenotazione - sottolinea Fucarino - Al momento della prenotazione, inoltre, bisogna specificare il nome, il cognome, le date di nascita di ciascun partecipante e la fascia oraria a cui si preferisce aderire». Chi volesse avere delle informazioni più dettagliate o volesse già prenotare i tour che permettono di scoprire una città nascosta, basta contattare l’associazione turistica-culturale Palermocultour, mandando una mail all’indirizzo di posta elettronica, [email protected] oppure chiamando il numero 3397539607.

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