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Padre Puglisi, è nato il primo blog sul prete-martire

PALERMO. Far comprendere chi era davvero don Pino Puglisi attraverso le sue parole e analizzando le tappe della vita. Non solo gli anni di Brancaccio ma anche l’esperienza di insegnante, il ruolo di responsabile del Centro Vocazioni. Raccogliere ricordi e testimonianze di chi l’ha conosciuto. Dare conto di quanto si va facendo per mantenerne viva la memoria: incontri, momenti di riflessione ma anche film, teatro, intitolazioni e tante altre iniziative. Fornire materiali alle scuole che, sempre più numerose, approfondiscono la lezione di un maestro e lo fanno conoscere ai giovani. Questi gli obiettivi del primo blog dedicato al sacerdote-martire, on line da pochi giorni con foto e video all'indirizzo www.beatopadrepuglisi.it
Ma non solo. Si darà notizia anche di tutto quanto rappresenta un passo avanti (o un inciampo) nel cammino della Chiesa verso la maturazione della coscienza ecclesiale sui temi della criminalità organizzata e sulle scelte pastorali più opportune per evangelizzare in terra di mafia. Dove i boss sanno come infiltrarsi nelle forme di religiosità più popolare così come nelle processioni e nelle confraternite.
Tra i primi post pubblicati nel blog, che è a cura del giornalista Francesco Deliziosi (amico e allievo di don Pino), uno scritto del fondatore di Libera don Luigi Ciotti sull’eredità di padre Puglisi. E un articolo sui punti di contatto tra le indicazioni di Papa Bergoglio e le scelte di don Pino, a partire dalla "Chiesa povera e per i poveri" e dal fatto che i sacerdoti "devono consumare la suola delle scarpe". Anche in questo padre Puglisi fu maestro: morì infatti - sul marciapiede sotto casa il 15 settembre del 1993 - con le scarpe rotte.

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